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Nuova BMW R20 concept, la “maxi” R nineT

È una nuda muscolosa ed essenziale che, a noi, ricorda una R nineT ipervitaminizzata. Protagonista della scena è il motore: bicilindrico boxer raffreddato ad aria e olio, è una versione rivista e corretta di quello che equipaggia la R 18. Ha una cilindrata superiore e alcune caratteristiche inedite. Foto e dettagli della nuova R20 concept

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BMW R20 concept 2024

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Un’altra volta, BMW sceglie l’iconica cornice del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este per presentare un concept il quale, verosimilmente, anticipa un nuovo modello di serie che vedremo tra non molto – ai saloni autunnali? È successo in passato coi prototipi della R 18 e della F 900 XR, è oggi la volta della nuova R20 concept. Definita dal numero uno di BMW Motorrad Markus Flasch come un “capolavoro di meccanica che ha come centro il Big Boxer”, è una nuda muscolosa ed essenziale che, a noi, ricorda una R nineT ipervitaminizzata.

Protagonista della scena è, in effetti, il motore. Bicilindrico boxer raffreddato ad aria e olio, è una versione rivista e corretta di quello che equipaggia la R 18. Ha una cilindrata superiore, 2.000 cc, e presenta rispetto all’unità già in commercio nuovi coperchi delle teste e un differente layout del circuito di raffreddamento dell’olio, con un radiatore riposizionato e passaggi in parte nascosti.

Un highlight tecnico degno di nota è rappresentato dall’abbinamento tra la trasmissione finale ad albero con giunti cardanici, a vista, e la sospensione Paralever di nuova concezione. La prima deriva da quella della R 18, rispetto alla quale presenta una lunghezza inferiore e adatta alla diversa dinamicità del mezzo. La seconda, sviluppata con un layout a doppio braccio, è realizzata con una struttura mista di tubi di acciaio (parte inferiore) e componenti in alluminio (sezione superiore).

Splendidi i due supporti ruota, anche loro in alluminio lavorato a macchina. Presenza scenica ma non solo, in quanto, a detta della Casa, a livello cinematico questa sospensione garantisce una gestione molto omogenea delle variazioni di coppia. Aspirazione e scarico rispondono su questo prototipo alle sole esigenze estetiche, con cornetti e tubi – uno per lato – privi di qualsivoglia filtro acustico. Perlomeno, speriamo la Casa riesca a mantenere almeno in parte tale resa visiva.

Bocche cucite degli uomini di Monaco sui valori di coppia, potenza (e peso della moto). La R 18 eroga come picco 168 Nm e poco più di 90 CV; vista anche l’applicazione totalmente diversa, ci aspettiamo da questo nuovo motore almeno 130 CV e 180 Nm. Sviluppato ad hoc il telaio, un doppia culla in tubi di acciaio nel quale il motore assume il ruolo di elemento di irrigidimento. Inclinazione del cannotto di sterzo e interasse valgono, rispettivamente, 27,5° e 1.550 mm, misure che sulla carta raccontano di una dinamica di guida più rotonda che reattiva.

Sarà davvero così? Perché, invece, freni e sospensioni sono da moto sportiva. I dischi di grande diametro sono abbinati a pinze ISR ad attacco radiale, a sei pistoncini le anteriori e a quattro la posteriore, e monoammortizzatore e forcella sono Öhlins. Tra le tante soluzioni interessanti che potrebbero non arrivare alla produzione di serie e che, per questo motivo, rendono particolarmente affascinante il prototipo, c’è quella dei cerchi “differenziati” con l’anteriore a raggi e il posteriore in alluminio, quasi pieno. Hanno diametro di 17” con canali, rispettivamente, di 3,5” e 6,25” per una gommatura di misura 120/70 – 200/55.

Esteticamente, con una sella monoposto e una sezione posteriore volutamente super snella a vantaggio di proporzioni muscolose, il serbatoio è tra i componenti più importanti. È realizzato in alluminio e verniciato con una tinta definita “hotter than pink” che richiama gli Anni Settanta. Gli unici altri colori che caratterizzano la moto sono il nero e il grigio alluminio, in un’alternanza equilibrata e riuscita.

Un bell’esempio di tecnologia al servizio del design è rappresentato dai gruppi ottici, entrambi naturalmente a LED. Il posteriore, a filo sella, trova spazio nel telaietto. Ma senza dubbio più particolare è l’anteriore, nel quale il proiettore centrale sembra galleggiare avvolto da un cono luminoso – la DRL. Secondo il Responsabile del Design di BMW Motorrad Alexander Buckan, la R20 “combina elementi tecnici moderni con un aspetto da roadster classica. Le sue proporzioni generose abbinate a un design minimalista le donano un carattere inconfondibile”.

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BMW R20 concept 2024

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