Tanto per cambiare gara bagnata a Sepang. A “godere” di questa situazione è quindi anche la MotoGP, dove capita un po’ di tutto e dove i giochi per il Mondiale rimangono aperti. Ma andiamo con ordine. Alla partenza è stranamente Lorenzo a mettersi in luce, invece del solito Pedrosa. Parte male Dovizioso, mentre Rossi guadagna molte posizioni. I primi giri vedono la coppia di testa andare subito via, con Lorenzo a guidare la gara e Pedrosa dietro dando la sensazione di avere qualcosa da spendere.
CADUTE A RAFFICA
Dietro vanno bene Stoner e Dovizioso, ma anche Rossi e Hayden recuperano posizioni cacciando indietro Bradl e Bautista, partiti bene. Purtroppo la pista bagnata è anche sinonimo di cadute, e dalla classifica scompaiono in sequenza Spies (che si fa anche male alla spalla), Dovizioso mentre lotta per il podio, Crutchlow, De Puniet, Silva, Bradl… Anche Valentino rischia grosso a 12 giri dal termine, va lungo alla curva 7 ed è molto fortunato a rimanere in piedi, ma si ritrova 9°.
PEDROSA NON TEME PIÙ L’ACQUA
Il sorpasso di Pedrosa su Lorenzo è nell’aria e avviene in una maniera netta, con Dani che supera Jorge di forza, in staccata in fondo al rettilineo dei box. Ma non solo, guadagna subito terreno e si allontana. Intanto Le Ducati di Rossi e Hayden vengono su bene, con l’americano 4° e Valentino che spinge per raggiungere il suo compagno di squadra. Il pesarese passa Aleix Espargaro, Bautista e Bradl, poi è aiutato anche da qualche caduta degli avversari (ad esempio proprio Bradl va giù mentre cerca di resistere al sorpasso di Rossi), quindi riesce a riportarsi in quinta posizione. Hayden sembra addirittura in grado di infastidire Stoner per il podio. E poi mettiamoci pure Barbera, 7° con la Ducati Pramac.
BANDIERA ROSSA. SI RIPARTE. ANZI NO
Intanto al 13° giro Lorenzo rallenta vistosamente, tanto che Stoner praticamente lo raggiunge. Ben presto si capisce perché: sta diluviando e Jorge ritiene che continuare a correre sia rischioso. Infatti alza il braccio per segnalarlo alla direzione gara, non imitato dai colleghi. Però ha ragione lui, e lo dimostra rischiando di andare per terra in frenata: solo per miracolo rimane in piedi. È il segnale per la direzione gara: bandiera rossa al 13° giro su 20, ma con la possibilità di ripartire per una gara sspprint di 7 giri in caso le condizioni migliorassero. Bene per Andrea Dovizioso, che riesce a rientrare nel gruppo dei piloti che ripartiranno, anche se vittima della caduta che lo avrebbe escluso dalla gara.
TUTTI A CASA, VINCE PEDROSA
La pioggia però cade battente e peggiora di minuto in minuto, senza contare che sta anche scendendo il buio, quindi la gara viene fermata definitivamente con classifica al 13° giro e punteggio pieno assegnato: vince Pedrosa, seguito da Lorenzo e poi Stoner, che torna sul podio. Non male le Ducati, con Hayden 4° davanti a Rossi. In classifica anche alcuni piloti caduti, come Dovizioso, che finisce 13°.
CLASSIFICA SEMPRE COMODA PER LORENZO
Ora in classifica Lorenzo ha 23 punti di vantaggio su Pedrosa, che ne recupera 5. Questo fa sì che la matematica tenga aperto il mondiale almeno ancora per una settimana. È vero che Pedrosa ha vinto 5 delle ultime 6 gare, ma è altrettanto vero che Lorenzo non ha fatto mai meno di 2°. Se la tendenza continua così il mondiale si chiude tra 7 giorni in Australia. Stoner permettendo.
PICCOLA RIFLESSIONE: CHI DEVE FERMARE LE GARE?
Chi decide quando si ferma la gara? Forse i piloti non sono i più adatti, per via degli eventuali interessi che l’uno o l’altro potrebbero avere nell’interrompere (Lorenzo) o nel continuare (Pedrosa) la gara. Inoltre in Malesia la pista presenta condizioni davvero mutevoli da un tratto all’altro, quindi anche per questo la decisione non dovrebbe essere presa da chi è coinvolto in prima persona. Ci vorrebbe un occhio esterno che avesse la visuale completa di tutta la pista e a cui i piloti, i team e le case affidassero la responsabilità di fermare la gara. Uncini, Capirossi e magari anche Stoner dopo il ritiro potrebbero pensare ad una soluzione in tal senso, per salvaguardare gli interessi di tutti. Dello sport innanzitutto, ma senza dimenticare quelli dello show.
MotoGP Sepang - Classifica Gara
1
|
Dani PEDROSA
|
SPA
|
Honda
|
29'29.049
|
2
|
Jorge LORENZO
|
SPA
|
Yamaha
|
+3.774
|
3
|
Casey STONER
|
AUS
|
Honda
|
+7.144
|
4
|
Nicky HAYDEN
|
USA
|
Ducati
|
+10.518
|
5
|
Valentino ROSSI
|
ITA
|
Ducati
|
+16.759
|
6
|
Alvaro BAUTISTA
|
SPA
|
Honda
|
+17.276
|
7
|
Hector BARBERA
|
SPA
|
Ducati
|
+50.282
|
8
|
Aleix ESPARGARO
|
SPA
|
ART
|
+51.585
|
9
|
James ELLISON
|
GBR
|
ART
|
+56.676
|
10
|
Karel ABRAHAM
|
CZE
|
Ducati
|
+57.622
|
11
|
Danilo PETRUCCI
|
ITA
|
Ioda-Suter
|
+1'02.805
|
12
|
Michele PIRRO
|
ITA
|
FTR
|
+1'02.891
|
13
|
Andrea DOVIZIOSO
|
ITA
|
Yamaha
|
+1'28.989
|
MotoGP 2012: Classifica Generale
1
|
Jorge LORENZO
|
Yamaha
|
SPA
|
330
|
2
|
Dani PEDROSA
|
Honda
|
SPA
|
307
|
3
|
Casey STONER
|
Honda
|
AUS
|
213
|
4
|
Andrea DOVIZIOSO
|
Yamaha
|
ITA
|
195
|
5
|
Alvaro BAUTISTA
|
Honda
|
SPA
|
154
|
6
|
Valentino ROSSI
|
Ducati
|
ITA
|
148
|
7
|
Cal CRUTCHLOW
|
Yamaha
|
GBR
|
135
|
8
|
Stefan BRADL
|
Honda
|
GER
|
125
|
9
|
Nicky HAYDEN
|
Ducati
|
USA
|
114
|
10
|
Ben SPIES
|
Yamaha
|
USA
|
88
|
11
|
Hector BARBERA
|
Ducati
|
SPA
|
79
|
12
|
Aleix ESPARGARO
|
ART
|
SPA
|
63
|
13
|
Randy DE PUNIET
|
ART
|
FRA
|
53
|
14
|
Karel ABRAHAM
|
Ducati
|
CZE
|
43
|
15
|
Michele PIRRO
|
FTR
|
ITA
|
30
|
20
|
Danilo PETRUCCI
|
Ioda-Suter
|
ITA
|
16
|
21
|
Mattia PASINI
|
ART
|
ITA
|
13
|