Una gara che sembrava non finire più quella andata in scena ieri ad Austin, e non certo per la noia o perché l’avvento di Liberty Media abbia portato con sé un incremento del numero di giri, ma per i ripetuti sorpassi e colpi di scena successi. 20 giri con gli occhi incollati sui primi sette papabili piloti in lotta per la vittoria, divenuti poi quattro, tre... fino alla bandiera a scacchi, che ha incoronato Maverick Vinales Re del circuito texano, con una gara ancor più spettacolare di quella altrettanto perfetta svolta il giorno prima.
Ci riferiamo alla rimonta fatta dal pilota in sella alla sua RS-GP numero 12, catapultata in undicesima posizione per via di un leggero contatto innescatosi con Martin alla prima staccata dopo la partenza. Un “incidente” che sembrava aver deciso le sorti di Vinales, in relazione anche all’ottimo passo del gruppo di testa capitanato dal rookie Pedro Acosta, inseguito dal connazionale Jorge Martin, Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Un quartetto tutto pepe che come dicevamo ha reso “infinita” questa gara, con staccate funamboliche e sorpassi altrettanto al limite innescati da Martin e Acosta, con il primo che ha tentato più volte di portarsi al comando, fino a quando approfitta di un errore del giovane pilota GASGAS che finisce in terza posizione. A dar spettacolo poi Pecco su Marqez, il quale però riesce ad avere la meglio sull’italiano per poi portarsi negli scarichi di Martin e al decimo giro al comando della gara. Dietro però Acosta e Martin non mollano il gas, costringendo il pluricampione a guidare al limite, fino a quando in ingresso curva, con il freno anteriore ancora in mano, perde l'anteriore e cade.
Nel frattempo Vinales ha recuperato già sei posizioni, e con il sorpasso ai danni di Bagnaia si trova in terza posizione dietro ad Acosta e Martin. Lo spagnolo in sella alla sua Aprilia ha visibilmente un passo migliore dei suoi avversari, e al 13esimo giro si porta al comando. Da qui in poi una gara in solitaria per lui, che girando con tempi quasi da qualifica ha tagliato per primo il traguardo. Una doppietta che sancisce a Maverick e alla Casa di Noale l’impegno e la costanza degli ultimi anni, del lavoro svolto dai tecnici e dai piloti. A chiudere il podio Enea Bastianini, anch'esso autore di una ottima gara, caratterizzata dalla rimonta nelle fasi finali dalla sesta casella. Quinto Jorge Martin davanti a un Pecco non nella sua miglior forma. Tra gli italiani Fabio di Giannantonio in sesta posizione e Marco Bezzecchi in ottava, alle spalle di Aleix Espargarò. Sedicesimo Luca Marini, anche oggi miglior Honda in pista. Dodicesimo Fabio Quartararo, fresco di rinnovo con Yamaha per il biennio 2025-2026.
Nelle pagine seguenti trovate i risultati delle gare e la classifica finale.