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Moto Guzzi V7 Special

La Moto Guzzi V7 è profondamente rinnovata, soprattutto nel motore. Non si chiama più Classic, forse per scrollarsi di dosso l’aura di moto “vecchia” data dall’estetica volutamente vintage. La nostra prova della versione Special

Moto guzzi v7 special

Vi avevamo presentato in anteprima la MotoGuzziV7 Stone (ruote in lega e colorazione monocromatica, qui il test) e ora proviamo la versione Special con ruote a raggi e livrea bicolore. A completare la gamma c’è poi la Racer, con mezzi manubri e serbatoio cromato.

 

MOTORE BRILLANTE E POCO ASSETATO
La gamma V7 è profondamente rinnovata, soprattutto nel motore ed è in tutto una moto moderna. Il legame con il passato si limita alla struttura del motore (bicilindrico a V) e della trasmissione (a cardano), oltreché al nome V7. La V7 Special è una entry level maneggevole e facile, leggera e poco assetata. Le dimensioni sono compatte, non mettono in soggezione neppure i neofiti, e la manovrabilità è molto buona. Anche a livello di prestazioni non imbarazza: rispetto al precedente modello si è fatto un passo avanti, il motore è più pronto e brillante, ma rimane sempre gestibile. E i consumi sono da maxiscooter: non siamo mai scesi sotto i 20 km/litro.

 

COMFORT MIGLIORABILE
Qualche vibrazione, mai davvero fastidiosa, è avvertibile oltre i 5.000 giri (in 5a, a questo regime, si viaggia a 130 km/h indicati), ma a livello di comfort troviamo più scomoda la taratura degli ammortizzatori posteriori che, benché regolabili nel precarico, hanno una risposta un po’ secca e, sui fondi accidentati delle città italiane, filtrano troppo poco. Migliorabile anche la stabilità alle velocità più elevate. Ma ad andature “Codice” non insorgono particolari problemi.

La frenata è buona, per potenza e modulabilità. Però manca l’ABS, anche come optional: ecco quale è il vero, grosso difetto della V7.

 

MOTORE: CHE COSA CAMBIA
Il nuovo motore della V7, che presto equipaggerà anche la Nevada 750, è stato profondamente rivisto, solo il basamento rimane identico. Ecco le principali modifiche:

  • Pistoni ridisegnati per migliorare la zona di squish e la camera di combustione
  • Rapporto di compressione passato da 9,2 a 10,2:1
  • Teste e condotti di aspirazione ridisegnati
  • Diverse candele
  • Iniettori con diverso spray posizionati vicino alla testa dei cilindri
  • Corpo farfallato unico (di 38 mm) è posto a monte di condotti di aspirazione
  • Condotti di aspirazione a Y molto lunghi (migliora il tiro ai bassi regimi)
  • Nuova centralina elettronica e doppia sonda lambda (gestione separata dei due cilindri
  • Starter  automatico

La potenza passa da 40,83 a 42,28 CV alla ruota e la coppia sale da 50,5 a 54 Nm (dati rilevati dal nostro Centro Prove). Gli intervalli di manutenzione passano da 7.500 a 10.000 km.

 

PREZZI
Moto Guzzi V7 Special: 8.590 euro c.i.m.

Moto Guzzi V7 Stone: 8.090 euro 
Moto Guzzi V7 Racer: 9.550 euro 

La prova completa su Motociclismo di luglio

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