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"Sono contro i 15 CV per le 125"

Chi ha vissuto l'adolescenza motociclistica negli Anni 80 e 90 non può che rimpiangere le 125 a due tempi: erano belle, sportive e di potenza ne avevano a iosa. Ora, tra i motori 4T e le varie limitazioni le ottavo di litro sembrano "senz'anima". C'è soluzione a questa perdita?

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Caro direttore, non vorrei apparire nostalgico ma le varie Cagiva Mito, Aprilia AF1 o Honda NSR erano vere 125, altro che le attuali "caprette". Continuo a ritenere dannosi i limiti odierni perché costringono a produrre moto con propulsori tutti uguali che non danno emozioni e stoppano qualsiasi esercizio tecnico.

Magari si potrebbero vedere dei bei bicilindrici con una ventina di CV veri, che farebbero rimpolpare le vendite a tutto il settore. Gli attuali telai e freni permetterebbero la sicurezza comunque.

Massimo Stivali – Prato

Caro Massimo, buona parte della redazione è cresciuta su 125 2T da oltre 30 CV, e figurati quanto riescono ad appassionarci questa nuova generazione di 4T da 15 CV... Ma occorre ricordare che questo limite per le 125 - così come i 47 CV (35 kW) per la patente A2 - sono norme comuni in tutta l'Unione Europea.

Se, per ipotesi, liberalizzassimo la potenza, potremmo vendere questi "super 125" solamente in Italia, ma ci sarebbero Case in grado di ammortizzare costi di sviluppo dedicati? A proposito, un 125 bicilindrico sta tornando, ed è la cinese Benda BD125. Quanto al mercato, le 125 oggi godono di discreta salute: sono passate dalle poco più di 11.000 del 2019 alle quasi 18.000 unità del 2021 (su un mercato moto pari a 118.750 pezzi), riuscendo a crescere dell'11% persino nel 2020, quando la moto segnava un -5%.

Altra questione, l'accesso alle autostrade. Gli scooter 150 sono "cloni" dei 125 e hanno senso di esistere solo per consentire l'accesso alle autostrade in Italia. Nel resto d'Europa i 125 hanno via libera sulle grandi arterie e questo consente alla Case importanti risparmi. È ovvio che tutti questi veicoli - tanto il 125 quanto il 150 - sono adatti a brevi tratti di tangenziale più che a lunghi percorsi autostradali.

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