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"Comparative, più peso ai 'fondamentali'"

Un lettore ci scrive per complimentarsi su come sviluppiamo il discorso "comparative" e le relative schede di valutazione, ma allo stesso tempo evidenzia quello che per lui è un difetto, o meglio una inesattezza: dare lo stesso peso a elementi della moto che invece sono - per lui - secondari rispetto ad altri. Il suo consiglio è quello di avere criteri di giudizio diversi tra gli elementi fondamentali e quelli di contorno. Voi come la pensate?

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Caro direttore, sono un motociclista e vostro lettore da 51 anni. Apprezzo la rivista in tutte le sue rubriche, ma in particolare per le comparative che da parecchi anni sono il suo fiore all’occhiello per completezza, rigore e obiettività. Non sono però d’accordo con il criterio usato per le schede di valutazione.

Mi spiego: non si può dare alle caratteristiche salienti e oggettive per qualsiasi moto (gusto e facilità di guida, elasticità di erogazione, spinta ai bassi-medi, grinta agli alti, cambio, stabilità, comfort), lo stesso peso del voto per prese di corrente, praticità regolazione precarico mono, resistenza a curvare col freno anteriore tirato, raggio di sterzata, luce a terra, ecc…

Ci dovrebbe essere un blocco di caratteristiche fondamentali con un peso maggiore per la valutazione, e un altro con peso minore per caratteristiche oggettivamente di secondaria importanza per una moto. Certo che si può soggettivamente depennare il voto per una caratteristica di poco rilievo e farsi una classifica ad hoc, ma è poco pratico.

Aldo Prandini – email

Caro Aldo, sul fatto ci siano aspetti di una moto che vadano necessariamente tenuti in maggior considerazione rispetto ad altri, siamo d’accordo. Occorre allo stesso tempo ricordare che l’importanza di ognuna delle molte caratteristiche prese in esame varia tra una categoria e l’altra e, addirittura, è lecito cambi da persona a persona.

La “grinta agli alti”, per fare un esempio, è di gran rilievo per una supersportiva e tutt’al più interessante se parliamo di globetrotter. Parimenti, avere una presa a 12V può essere fondamentale per chi abbia la necessità di caricare un interfono durante la guida e di nessun conto per altri. Questa imprevedibile variabilità fa sì che schede di valutazione troppo rigide risultino imprecise o persino insoddisfacenti.

Per conciliare la necessità di assegnare un determinato peso ad alcune qualità fornendo comunque un giudizio che non ne svilisca altre, le nostre schede sono pertanto studiate in funzione della categoria oggetto della comparativa e prevedono per le aree più importanti un numero di voci maggiore, ovvero più rilevante sulla valutazione complessiva.

Fabio Meloni, responsabile prove

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