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La MotoGP 2020 parte a luglio con due gare a Jerez?

Dorna, il governo andaluso e il Consiglio comunale di Jerez hanno firmato un accordo che prevede che il circuito spagnolo ospiterà due Gran Premi consecutivi del Motomondiale nel mese di luglio. Per la MotoGP sarà un avvio di stagione a porte chiuse. Ad inizio agosto, sullo stesso circuito, torna a correre anche la Superbike. Le gare restano in attesa del permesso delle autorità sanitarie e del governo centrale

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Dopo numerose cancellazioni o posticipi di GP a causa del Coronavirus abbiamo finalmente una data per l’avvio della stagione MotoGP 2020. Dorna, il governo andaluso e il Consiglio comunale di Jerez de la Frontera hanno firmato un accordo che prevede che il circuito di Jerez-Ángel Nieto ospiterà due Gran Premi del Motomondiale nel mese di luglio, il 19 e il 26. All'incontro (virtuale) che ha dato il via libera hanno preso parte il vicepresidente del governo andaluso, Juan Marín, il sindaco di Jerez, Mamen Sánchez e il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta. Il circuito di Jerez ospiterà quindi la gara inaugurale della stagione MotoGP 2020 e la seconda gara per Moto3 e Moto2, che avevano dato il via al loro campionato lo scorso marzo in Qatar. l primo evento della MotoGP sarebbe il Grand Prix di Spagna, il secondo il Grand Prix dell'Andalusia. Subito dopo il Motomondiale, il 2 agosto sullo stesso circuito, torna a correre anche la Superbike.

La partenza della MotoGP 2020 è stata fissata a luglio a Jerez in quanto si prevede che da qui a due mesi saranno stati compiuti progressi sufficienti nelle fasi di "declassamento" della pandemia, in modo che le autorità sanitarie potranno dare il via libera per poter disputare le gare. Al momento, infatti, le gare restano in attesa del permesso delle autorità sanitarie e del governo centrale. Se ci sarà l'ok, le gare si terranno a porte chiuse, senza pubblico sugli spalti e solo con il personale necessario al regolare svolgimento della gara presente dentro al paddock (si stimano circa 1.300 persone).

Dopo i due GP di Jerez si pensa che il Motomondiale possa poi continuare con una decina di gare sui circuiti europei. Questo per evitare lunghi spostamenti che ancora potrebbero risultare difficili per via delle restrizioni imposte dal Covid-19 e per abbattere i costi e i tempi di trasferimento.

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