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I freni ideali: sì all’ABS, al doppio disco e alla pinza radiale

Questo è quello che risulta dal nostro sondaggio “tecnico” per stabilire quale tipo di freno deve essere montato sulla moto “ideale”. Non piace il servofreno mentre soluzioni come i dischi a margherita o quelli anulari non convincono del tutto

I freni ideali: sì all’abs, al doppio disco e alla pinza radiale

La nostra moto “ideale” si sta costruendo con le risposte che date ai sondaggi che abbiamo pubblicato riguardo motore, telaio e sospensioni. E ora siamo ai freni, argomento che appassiona, almeno da quanto vediamo dalla vostra nutrita partecipazione.

 

IMPORTANTE AVERE L’ABS, MA VOGLIO POTERLO ESCLUDERE

La prima domanda riguardava l’importanza dell’ABS: quasi l’80% di voi lo vuole assolutamente, ma la metà dei favorevoli (48%) vorrebbe che fosse escludibile. Pensando a chi ha una grossa enduro e magari non disdegna i percorsi sterrati oppure si concede un giro in pista, lo possiamo comprendere e comunque è giusta la scelta di poter gestire la frenata. Pochi quelli che si sentono di gestire qualsiasi bloccaggio di una ruota e ormai una sparuta minoranza (solo il 2,8%) chi nega, o per meglio dire non conosce, l’evidente utilità. Dai vari segnali che arrivano dalle immatricolazioni delle nuove moto e degli scooter (qui i dati di mercato - incoraggianti – di marzo) è chiara la tendenza a scegliere sempre più mezzi con l’ABS, addirittura ci sono Costruttori (come BMW e anche Ducati) che l’hanno esteso a tutta la gamma in vendita.

 

PIÙ FORZA SEMPRE ALLA RUOTA ANTERIORE

Circa la distribuzione della forza frenante, avete le idee molto chiare: la volete (quasi per l’85% delle risposte) indipendente sui due assi, per gestire al meglio - e quando occorre - una differente pressione su leve e pedali. Comunque, c’è chi vuole la frenata integrale (13%) delegando praticamente la decelerazione della moto a un sistema che si affida alla logica di un computer e ai sensori di velocità delle ruote. Abbiamo inserito nel sondaggio anche l’eventualità dell’aiuto del servofreno (solo il 2% dei “mi piace”), dispositivo ormai universalmente usato nelle automobili, necessario per la maggiore massa di questi veicoli. Nelle moto è stato utilizzato senza grande riscontro (e qualche problema di affidabilità) da BMW per le sue moto dal 2003 al 2006.

 

DOPPIO DISCO TUTTA LA VITA

Plebiscito o quasi, siamo al 92%, per il tipo di freno anteriore, dove il doppio disco non accetta confronti. Timidamente sono riconosciuti anche quello anulare tipo Buell ed Erik Buell Racing (proprio sulla nuova EBR 1190RX l’abbiamo provato in pista, e non va affatto male) e quello dal disegno a margherita, entrambi con quasi il 2% dei consensi. Il disco singolo non piace (3%), mentre a stento si riconosce l’esistenza dell’Idroconico di Campagnolo e dei padelloni Fontana o Ceriani che erano il massimo dei massimi dei freni a tamburo negli Anni Cinquanta e Sessanta. Ancora meno (siamo allo 0,5%) si pensa che i prodigiosi dischi in carbonio delle MotoGP siano importanti.

 

NESSUNA OPPORTUNITÀ PER IL TAMBURO

Anche per il freno posteriore non ci sono dubbi sul vantaggio di quello a disco (votato dal 98% dei parteccipanti) rispetto al tamburo. Eppure ci sono ancora molti scooter che hanno questo tipo di freno, ma la scelta è unicamente legata a motivi di riduzione dei costi e non certo per un migliore funzionamento in qualsiasi condizioni d’uso.

 

RADIALE È LA PAROLA D’ORDINE

Vi abbiamo chiesto anche un voto per la pinza freno e la pompa freno che riguardavano la ruota anteriore: ebbene avete scelto la soluzione radiale in entrambi i casi (90% e 85% dei consensi rispettivamente per la pinza e per la pompa) lasciando alle soluzioni più tradizionali solo il restante 10 e 15%.

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