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10 May 2013

Husqvarna: ufficializzata la cassa integrazione

Da giugno “cassa straordinaria” per 212 lavoratori e conferma della volontà della proprietà di cessare l’attività produttiva (restano solo 28 persone). Lo dichiarano in una video intervista esclusiva i rappresentanti sindacali

Husqvarna: ufficializzata la cassa integrazione

Si è concluso il primo incontro tra i rappresentanti dei lavoratori dell'Husqvarna, assistiti dai sindacalisti Giovanni Cartosio (FIOM-CGIL) e Flavio Cervellino (FIM-CISL) e i dirigenti della Pierer Industries, nuova proprietaria di Husqvarna, Werner Kohlhuber e Wolfgang Brandstatter col consulente amministrativo Haymo Unterhauser. L’incontro, atteso da tempo, si è svolto presso l'Agenzia regionale per l'impiego, la formazione e il lavoro di Milano, al palazzo della Regione, davanti al quale si sono radunati i lavoratori. che da mesi aspettano di conoscere le loro sorti. Noi c’eravamo e abbiamo passato ore con loro in attesa di notizie. Che non sono buone, come potete vedere in queste video interviste esclusive realizzate dal nostro inviato Marco Villa ai rappresentanti sindacali che ci hanno raccontato come è andato l’incontro.

 

Flavio Cervellino (FIM-CISL)

 

Giovanni Cartosio (FIOM-CGIL)

 

È UFFICIALE: RESTERANNO SOLO MAGAZZINO, VENDITE E MARKETING

I nuovi proprietari Husqvarna, durante l’incontro, hanno ufficializzato che dal primo di giugno scatterà la cassa integrazione per 212 lavoratori dello stabilimento, probabilmente a turno, perché le linee dovrebbero continuare a produrre fino ad agosto; mentre i restanti 28 lavoratori continueranno a gestire il magazzino, l’ufficio vendite e l’ufficio marketing.

 

LARA COMI, PDL: “FURTO DEL MADE IN ITALY NEL VARESOTTO

Sull’argomento è intervenuta anche Lara Comi, coordinatore provinciale del Pdl di Varese ed europarlamentare. Ecco cosa ha dichiarato: “La vicenda Husqvarna ha in sé qualcosa di sconcertante e rimanda a un’irresponsabilità aziendale. Perché non è possibile che l'austriaca Pierer Industries, a meno di 4 settimane dal rilevamento dell’azienda dal gruppo BMW, abbia messo in cassa integrazione straordinaria 212 dei 240 lavoratori. E oggi si appresti alla chiusura dello stabilimento senza alcun dialogo proficuo con le parti sociali. Questa è un’operazione speculativa e non industriale. Mi aspetto che il governo intervenga, non si può assistere impassibili di fronte a un’emorragia del settore manifatturiero nella provincia di Varese, a un ‘furto’ continuo del made in Italy, magari per delocalizzare in India o altrove. Sono vicina e solidale con i lavoratori in questo momento drammatico e alle loro famiglie. Mi aspetto che le istituzioni non li lascino soli e ci sia un’azione di squadra a sostegno. Non si tratta di ostacolare il libero mercato, ma in un periodo di crisi drammatica come l’attuale serve anche rispettare e difendere un’etica del lavoro, visto che è a fondamento della nostra Repubblica, come recita il primo articolo della Costituzione”.

 

LA POLITICA SI MOBILITA

Non è il primo intervento che un politico contro la cessazione dell’attività a Cassineta, già il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni si era dichiarato dalla parte dei dipendenti e aveva dichiarato che avrebbe portato la questione all’attenzione del presidente del Consiglio (cliccate qui). Dal canto loro, i dipendenti avevano fatto sentire sonora la propria voce (cliccate qui per lo sfogo rivelatore di un lavoratore di Cassinetta), accusando soprattutto la precendente proprietà BMW di aver trascinato l’Azienda nel baratro, da cui Pierer sembra non volerla far uscire. Anzi. I lavoratori chiedevano chiarezza dopo mesi di voci contrastanti. Purtroppo l’hanno avuta. E intanto gli appassionati mostrano tutto il proprio affetto e (tramite il nostro sondaggio) provano anche a dare una ricetta per ripartire (cliccate qui). Ma le notizie di oggi gelano le speranze di continuare a pensare Husqvarna come… un po’ italiana.

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