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01 December 2008

Guida all’acquisto dell’usato: Aprilia Tuono 1000

L’ Aprilia Tuono 1000 nasce nel 2002 dalla moda di svestire della carenatura le supersportive e deriva dalla RSV Mille R, che in quell’anno è uno dei modelli di punta della Casa di Noale. Caratterizzata dalle prestazioni di una supersportiva, ma addolcita per consentirne un utilizzo anche turistico, ha il fascino di una naked ed è facile da guidare, se non portata al limite.

Nuda è bella




NUDA È BELLA
Nella primavera del 2002 nasce l’Aprilia Tuono R, super naked di stretta derivazione RSV Mille R, il modello supersportivo della Casa veneta. La Tuono R è una RSV R spogliata ed è prodotta in soli duecento esemplari, al prezzo di 18.000 euro. Nonostante sia molto costosa, il successo è immediato e le Tuono R si vendono subito. Arpilia approfitta del consenso verso la Tuono R e mette in produzione una versione più abbordabile battezzata Tuono Fighter, altrettanto performante, ma con allestimenti meno di pregio, per ridurre il prezzo a 12.000 euro. Sospensioni Ohlins, pinze a 4 pastiglie e parti in carbonio della Tuono R, sulla Fighter lasciano il posto ad elementi meno pregiati. D’altronde i componenti sostitutivi non fanno troppo rimpiangere gli altri: una forcella Showa con steli rovesciati da 43 mm e dietro un ammortizzatore Boge, che consente di intervenire sull’altezza del retrotreno.

Prova Tuono Fighter





PROVA TUONO FIGHTER
Ci piace subito: motore bicilindrico a V di 60°, oltre 112 CV alla ruota a 9.250 giri, doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica, doppio contralbero di bilanciamento, lubrificazione a carter secco con serbatoio dell’olio separato, ed una ciclistica raffinatissima, con cui si raggiungono i 252 km/h di velocità massima. Ripresa ed accelerazione sono impressionanti. Somiglia molto alla RSV, ma è più docile. Il manubrio è alto e comodo, in ergal, con diametro variabile da 28 a 22 mm dal centro alle manopole, e, grazie a riser molto lunghi, sollevato ed avanzato quel tanto che basta a garantire una posizione né troppo caricata in avanti né troppo comoda. Questa prima Fighter è sprovvista di catalizzatore ed è omologata Euro 1.

Alcuni elementi estetici lasciano desiderare, perché il motore è nato per essere coperto dalla carenatura, tuttavia, la moto piace anche per quest’aria un po’ spartana. Il motore è leggermente depotenziato (4 CV in meno rispetto alla RSV) per dare più elasticità alla marcia, con un’erogazione più omogenea ed anche un po’ meno cattiva rispetto alla RSV e alla sorella Tuono R. Un ritocco ai condotti di aspirazione, più corti, e la nuova mappatura della centralina Eprom, sono stati sufficienti ad addolcire l’impetuoso carattere del bicilindrico, consentendo alla nuda di Noale di mantenere un animo sportivo nel misto, ma senza precludere la possibilità di utilizzarla per il turismo. Il telaio è in lega leggera (lo stesso della RSV).

Il riparo aerodinamico è buono anche alle alte velocità, grazie alla protezione offerta dal cupolino. Posizione ed imbottitura della sella sono confortevoli per il pilota, mentre sono scomode per il passeggero. Nella guida la Tuono Fighter è appagante: il manubrio è sufficientemente largo per consentire un buon controllo senza provocare l’effetto vela alle alte velocità, la ripartizione dei pesi è ben calibrata con le stesse quote ciclistiche della RSV, ed il peso stesso, contenuto in 197,8 kg, rendono agile e reattiva la moto. Stabilità e tenuta sono da riferimento, con inserimenti in curva rapidi e precisi, e la netta consapevolezza, istante per istante, di cosa sta facendo la ruota anteriore. Quando poi si tratta di fermarsi, l’impianto Brembo Serie Oro è una garanzia.

Versioni 2003 e 2005




VERSIONI 2003 E 2005
Nel 2003 la moto non subisce perciò nessuna modifica tecnica, solo il nome viene semplificato eliminando il termine Fighter. L’anno dopo alla base della gamma c’è la Tuono R, identica alla Tuono del 2003, mentre è introdotta la nuova R Factory che monta accessori più pregiati e alcuni particolari in carbonio.

Nel novembre 2005 arriva la nuova versione, e siamo tra i primi a provarla. “Con la Tuono 1000 R si cambia pagina. - leggiamo nella prova sul n. 11-2005 - Prendi una RSV, togli la carena, metti un bel manubrio largo e buon divertimento”. In realtà le cose sono molto più complicate di così, e se i CV sono solo 7 in più, il nuovo motore V60 Magnesium ed il telaio rinnovato fanno della 1000 R una moto all’avanguardia. Davanti cambia tutto. Il cupolino è ridisegnato ed ingloba 2 fari separati dal piccolo plexiglass del parabrezza. La strumentazione si riduce al contagiri analogico, combinato con il piccolo display digitale multifunzione. Anche il retro è completamente ridisegnato, dal codone che ingloba gli indicatori di direzione ed il faro al centro, al monosilenziatore sostituito dal doppio scarico (che pesa solo 4,8 kg), finendo il nuovo forcellone dal design detto a doppia banana, adottato proprio per non interferire col doppio scarico. Il motore è l’evoluzione del bicilindrico Aprilia-Rotax già in uso sulle serie precedenti: offre circa 8 CV in più grazie ai nuovi corpi farfallati abbinati ad un iniettore multiforo per ogni cilindro, che, abbinati al catalizzatore con sonda Lambda, rendono la R conforme alla normativa Euro 3.

Prova Tuono R 2005




PROVA TUONO R 2005
La Tuono R 2005 piace più della vecchia perché è stata smussata nei suoi toni poco stradali (il buco di coppia che accusava a 6.000 giri e l’erogazione brusca negli apri-chiudi del gas, mentre il limitatore interviene 500 giri più tardi lasciando frullare il bicilindrico fino a 11.000 giri. Il cambio, ha la rapportatura rivista con le prime 3 marce molto lunghe e le successive 3 ravvicinate. La frizione è dotata di un sistema antisaltellamento, che funziona abbastanza bene, quando non al limite. Il cupolino, che ripara bene anche a velocità elevata, integra al centro la presa d’aria dinamica che passa attraverso il cannotto di sterzo e porta aria in pressione all’air-box. Tuono R si evolve anche nella ciclistica che è superlativa e addirittura meglio di quella già ottima della versione precedente. La forcella offre una grande sensibilità, garantendo un buon sostegno anche quando ci si attacca con violenza ai freni.

Prova Tuono Factory 2006




TUONO FACTORY 2006
Nel 2006 Aprilia presenta la versione Factory derivata dalla Tuono 2005. La Factory è più leggera, più potente, bella da guidare e appaga esteticamente. Così era descritta da Motociclismo sul n. 11/2006. È equipaggiata con forcella Ohlins completamente regolabile e cerchi forgiati OZ. Pesa 4 kg meno della R e ha diversi componenti in carbonio. Il motore spinge ancora di più, grazie alla nuova mappatura della centralina e ai cornetti di aspirazione più lunghi. L’erogazione è più fluida ai medi regimi. La potenza sale da 119,07 CV a 122,41 a 10.250 giri, con anche un leggero miglioramento della coppia. In pratica ciò significa un maggior allungo tra i 5.000 ed i 7.000 giri, dopo di che il motore diventa più grintoso e rapido nel salire di giri. L’equilibrio ciclistico è veramente raro e la prestazione del motore è perfettamente imbrigliata dalla ciclistica. Il pneumatico posteriore è leggermente ridotto (180/55 anziché 190/55), per migliorare la maneggevolezza. Il prezzo aumenta di conseguenza: 14.200 contro gli 11.990 euro della Tuono R.

2007: Tuono 1000 V60 Magnesium




2007: TUONO 1000 V60 MAGNESIUM
Nel 2007 arriva la 1000 R che monta il motore V60 Magnesium Evoluzione della Factory con la potenza aumentata a 139 CV e 10,9 kgm a 8.500 giri di coppia. Il vantaggio è stato ottenuto grazie alla diversa mappatura della centralina che sfrutta ben 15 sensori per carpire istantaneamente ogni possibile informazione sulle condizioni del motore, a valvole di scarico e condotti più grandi che migliorano la respirazione, ed ai silenziatori con catalizzatore. Poche le altre modifiche, essenzialmente le nuove pinze freno radiali della Brembo Serie Oro che utilizzano 2 pastiglie sinterizzate.

Come prima ci sono due versioni in catalogo: la R e la Factory che monta sospensioni Ohlins in luogo della Showa e del Sachs posteriore. Altri dettagli differenti sono nell’impianto frenante, che sulla Factory è il Brembo Serie Oro con 4 pastiglie separate, una per pistoncino, in materiale sinterizzato, nella presenza di diversi componenti in carbonio nonché di cerchi ultraleggeri in alluminio forgiato, ed infine nel solo colore lion red. Le due nuove Tuono, che raggiungono la velocità di oltre 268 km/h, restano belle da guidare, e, fino ad un certo limite, anche non troppo impegnative.
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