ORO PER COLLEZIONISTI
La purezza della linea di questa prima 3 ½ Sport è ancor oggi esemplare, tanto che da parecchi anni è entrata nelle brame dei collezionisti di moto d'epoca spuntando, così, elevate quotazioni. Affascinano i cerchi a raggi in lega leggera Borrani, di cui l'anteriore dotato del tamburo a quattro ganasce da 230 mm, il basso manubrio in due pezzi con la piastra superiore della forcella, che reca la scritta Sport in rosso, il serbatoio rigorosamente rosso con l'inserto inferiore nero, i parafanghi inox, la sella con il codino bombato come sulla moto da corsa degli anni Sessanta. E poi quel motore così personale, generoso, amico dalla voce inconfondibile. Leggera, compatta, maneggevole ed agilissima, sui percorsi guidati con strette curve e tornanti la 3 ½ Sport infastidisce moto di cilindrata ben superiore, facendo spesso innervosire i proprietari di grosse quattro cilindri, come di bicilindriche dal nome altisonante, motociclisti per accaparrarsi l'ultima novità hanno magari dato fondo al proprio conto corrente. Già nel 1975 sono montati gli indicatori di direzione ed il tamburo anteriore lascia il posto ad un disco Grimeca da 260 mm, con pinza monopistoncino. Nel 1976 è l'estetica ad essere rivista. Nel 1977 cambia ancora il disegno del serbatoio che acquista una nervatura sulla parte superiore, mentre i cerchi lasciano i romantici raggi per le ruote in lega a sette razze. Nel 1978 arriva la terza serie, con un poco efficace motorino d’avviamento. Nel 1982 arriva l'ultima versione. Monta tre freni a disco e la carrozzeria è la stessa usata sulla nuova GT, caratterizzata dalla sella con un lungo codino in vetroresina che si congiunge alle fiancatine. Quest'ultima versione chiude il capitolo 3 ½ Sport ed è la più amata tra le Moto Morini degli anni Settanta.