Statistiche web

Emilia Romagna - Le strade feudali di Canossa

Tra i feudi in Appennino

Itinerario


Tra le mura della Pro Loco di Albinea, dietro scrivanie coperte di scartoffie, si nascondono autentici motard sempre pronti ad abbandonare giacca e cravatta, infilare guanti e casco e saltare in sella. A disposizione: un territorio incredibile come l’Appennino, castelli le cui mura medievali traspirano storie importanti, gastronomia di alto livello, ottimi vini e innata attenzione alla qualità della vita. A chiudere il cerchio, le seducenti curve della “via matildica”. Basta un semplice clic sul web all’indirizzo www.prolocoalbinea.info per scaricare una mappa che racchiude i migliori percorsi dedicati alla scoperta di questa fetta di Appennino.

PARTENZA: QUATRA CASTELLA Lasciata l’autostrada A1, la campagna emiliana attira i visitatori verso un paesaggio collinare dolce e dai toni rilassanti. Quattro colli per quattro fortezze a difesa del feudo di Matilde di Canossa dalle minacce provenienti dalla pianura: così si presentava un tempo l’area che oggi ospita il centro abitato di Quattro Castella. Purtroppo solo il castello di Bianello, che ospitò Enrico IV prima del celebre incontro con Papa Gregorio VII a Canossa del 1077, ha conservato il proprio aspetto nel tempo grazie ad opere di ristrutturazione. Negli armadi della popolazione locale spesso si custodiscono preziosi abiti da sfoggiare con orgoglio durante le numerose rievocazioni storiche: qui si svolge sicuramente il corteo più celebre.

Albiena-Canossa



AD ALBINEA CULTURA REGGIANA
L’itinerario si sposta nei pressi di Albinea dove è d’obbligo concedersi una breve sosta presso l’azienda agricola e agrituristica il Cavazzone per non negarsi la rara Acetaia con le sue oltre 300 botti, di legni diversi e pregiati, per scoprire come nasce l’aceto balsamico tradizionale DOP e prendere così confidenza con la cultura gastronomica reggiana. È tempo di raggiungere Scandiano e imboccare la SP7 per perdersi nella campagna fiorita e cominciare ad assaporare le prime curve. Restando sulla strada provinciale ha inizio un divertente gioco di saliscendi alternato a tratti pianeggianti dove poter sgranchire il polso. A fare da cornice, dietro le colline, si intravedono le cime imponenti del Monte Cusna e l’inconfondibile profilo della Pietra di Bismantova. L’asfalto risponde alla natura con tornanti che si integrano perfettamente in un contesto di morbide forme. Unico colore il verde dei prati, intervallato dal bianco e dal giallo di ampi tratti fioriti.

CASTELLI E CANTINE
Si raggiunge così Carpineti dove non si manca la visita al vicino castello Le Carpinete: lo si raggiunge con una breve passeggiata ma il panorama da capogiro premia lo sforzo. Il maniero fu trasformato dalla Contessa Matilde di Canossa in un importante centro strategico, temuto dai potenti e reso faro di cultura e di fede grazie alla costruzione della splendida chiesetta in stile romanico dedicata a Sant’Andrea. Matilde vi ospitò pontefici, imperatori, re e i potenti del suo mondo. La strada si fa nuovamente in salita lasciando la SP7 per la SP79. La visibilità in curva è ridotta a causa dei tornanti stretti e la carreggiata si restringe improvvisamente ma, come contropartita, offre la possibilità di tenere un ritmo costante e divertente. Su queste colline troverete concessionari che vendono trattori e gli unici pedoni sono i fagiani selvatici. La vita scorre tranquilla e il mototurista è sempre il benvenuto. Linee di asfalto si distendono lungo il crinale conducendo lo sguardo all’orizzonte, fino ad incrociare il castello di Rossena: state percorrendo la “strada dei vini e dei sapori di Scandiano e Canossa”.

Via Matildica



LA VIA MATILDICA
Per concedersi una meritata pausa pranzo, degna della cultura culinaria emiliana, il consiglio è di deviare a sud sulla SS513 verso Vetto per assaggiare i tortelli al ristorante Rossell, li firma l’abile cuoco Mauro, da sempre amico dei motard. È arrivato il momento di affrontare la via matildica per il castello di Canossa. Ma chi era la Contessa Matilde? Nata nel 1046 da stirpe longobarda, a soli 9 anni ereditò un feudo che si estendeva da Firenze a Lucca, a Mantova. Passata alla storia per aver giocato un ruolo importante nella disputa fra Papato e Impero, amava passeggiare a cavallo tra le verdi colline dei suoi possedimenti (chissà, se avesse avuto una moto magari avrebbe apprezzato ancor di più l’incredibile gioco di tornanti che collegano le fortificazioni di Rossena e Canossa). Un cartello vi indicherà l’inizio della “via Matilde di Canossa”: l’SP54 e SP73 vi regaleranno un paesaggio unico dove i calanchi sono soliti catturare l’attenzione, creando un’insolita scenografi a lunare. Non si pensi di riprendere l’autostrada senza aver reso omaggio al “re dei formaggi”: il Parmigiano Reggiano. L’occasione la offre l’agriturismo La Razza, a due passi da Reggio Emilia, ultima sosta nell’impossibile tentativo di lasciare l’Emilia senza rammarico.

Bloc Notes



DOVE DORMIRE
e DOVE MANGIARE

Regnano di Viano
Azienda Agricola e Agrituristica Cavazzone, alloggi, ristorante, acetaia visitabile, via Cavazzone 4 www.cavezzone.it tel. 0522/858100-815122 Loc. Canali (RE)
Agriturismo La Razza
- Fattoria Del Golf Via Monterampino, 6, tel. 0522/599342 www.agricolalarazza.it Carpineti
Agriturismo Le Scuderie
Via S. Donnino, tel. 0522/618397 Vetto d’Enza
Albergo ristorante Rossell
, sosta obbligata: cucina super! Via Val d’Enza 236, tel. 0522/815122 Viano
Trattoria La Panca
Via Casella S. Petro, tel. 0522/988539 Canossa
Trattoria Rossena
Via dei Castelli, 17, tel. 0522/878144

INFORMAZIONI UTILI


www.prolocoalbinea.info tel. 335/6222059 – 339/1154555
Iat Terre Matildiche tel. 0522/872225, www.matildedicanossa.it
Strada dei vini e dei sapori Colline di Scandiano e Canossa tel. 0522/454.666, www.stradaviniesapori.re.it

LINK


www.stradaviniesapori.re.it
www.matildedicanossa.it
www.prolocoalbinea.info
© RIPRODUZIONE RISERVATA