Nel comunicato si legge poi che la loro è una “decisione presa con estremo rammarico e con altrettanto sacrificio, e all'esito dell'insistenza e delle ripetute pressioni esercitate dai nuovi vertici di Confindustria ANCMA, perché mai come in questo traumatico e difficile momento che si sta consumando a livello internazionale e con le profonde incertezze che gravano sul futuro, avremmo voluto proseguire nell'adempimento dei nostri doveri, al fine di tenere ben saldo il timone di EICMA con altrettanto spirito di responsabilità, assumendocene sì, ancora una volta, gli oneri, ma garantendo anche quella continuità che da imprenditori riteniamo indispensabile per non lasciarsi travolgere dagli eventi soprattutto in fasi così concitate e critiche a livello mondiale. Purtroppo ravvisiamo l’impossibilità di proseguire”.
“Oggi – si chiude la nota – possiamo affermare con orgoglio e senza tema di smentita di essere ancora più attrattivi, competitivi e imprescindibili per il nostro settore. Auguriamo pertanto a Confindustria ANCMA e chi costituirà il nuovo board di EICMA S.p.A. buon lavoro e i migliori successi, certi che sapranno preservare e tutelare il valore della struttura, della società e di un evento internazionale sinonimo di eccellenza del Made in Italy”.
A proposito del futuro: è stata rigettata la richiesta di sospensiva portata avanti da alcune aziende e il Tribunale ha ufficializzato la legittimità della presidenza di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) di Paolo Magri. Perché vi diciamo questo? Perché EICMA è direttamente controllata da ANCMA e quindi è lecito aspettarsi un completo riassetto di EICMA da parte di Paolo Magri.