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31 January 2013

È in edicola Motociclismo di febbraio

Test e prove in grande spolvero per il secondo numero del 2013: dalla BMW R 1200 GS alla Moto Guzzi California 1400, dalla MV Agusta F4RR alla Honda CB1100, passando dalla Suzuki Inazuma 250 e dalla comparativa maxi scooter touring

Motociclismo di febbraio

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Grande esclusiva per Motociclismo: primo contatto in Africa con la BMW R 1200 GS 2013, lanuova super enduro che finalmente abbiamo provato in anteprima e di cui vi diciamo tutto. Rispetto alla GS precedente cambia tutto a cominciare dal motore che ottiene il raffreddamento a liquido al posto di quello ad aria, frizione multi disco in bagno d’olio e la parte ciclistica ha un vero telaio. Non cambia lo straordinario mix tra prestazioni massime ed equilibrio dinamico di questa grossa enduro, addirittura viene migliorato l’erogazione del generoso motore.

Altra moto attesissima è la Moto Guzzi California 1400, che abbiamo guidato e sviscerato in un esauriente dossier: non solo come va, come si comportano – in modo eccellente - motore e telaio, ma anche una dettagliata analisi tecnica con le interviste ai progettisti di questa straordinaria tourer che nasce a Mandello del Lario e che promette di dare battaglia alle concorrenti Harley-Davidson e BMW.

Trasferta in Spagna, a Valencia, per il test in pista della cattivissima MV Agusta F4RR e della sorella standard: la prima è dotata di componentistica molto racing di sospensioni. Tanta elettronica (controllo di trazione e dell’impennata, cambio assistito per facilitare l’inserimento dei rapporti) per controllare una potenza dichiarata di oltre 200 CV.

Dalla pista alla strada per il test della Honda CB1100, riedizione molto vintage delle prime quattro cilindri giapponesi che hanno aperto la strada della maximoto. 

Meno emozionanti ma altrettanto interessanti la comparativa dei maxi scooter Touring (BMW, Honda, Kymco e Suzuki) e la prova della piccola Suzuki Inazuma 250, all’interno della sezione Muoversi in Città.

Per l’Attualità, vi diciamo tutto delle nuove patenti e vi raccontiamo cosa abbiamo visto a Verona per il Motor Bike Expo Show.

Motori elettrici per la sezione Tecnica, argomento che ritroviamo anche in Più fuori che strada, dove vi presentiamo la prima trial elettrica: la fa la Scorpa e vanta ottima autonomia e buona possibilità di affrontare gli stessi ostacoli dei modelli tradizionali.

Per l’importante sezione Turismo, vi portiamo nei Balcani a bordo di una piccola Vespa Primavera 125 e vi offriamo un dossier su come viaggiare low cost: dalla scelta dell’itinerario a quello della moto, da come non spendere niente, o quasi, per dormire alla composizione del bagaglio minimo per muoversi. .

Nella sezione Super Wheels parliamo dell’Honda Dream, un pepato motorino che nelle mani di un appassionato francese è diventato una famiglia di modelli da 1 cilindro di 50 cc a 6 cilindri 1000 cc.

Completano il Motociclismo di febbraio l’articolo della sezione Epoca sulla MV Agusta CS/CCS 175 "Disco Volante" e la Guida all’acquisto sulla Aprilia Dorsoduro 750/1200.



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Sommario

SOMMARIO


Editoriale

Motociclismo per Voi

Voglio fare il tester

Club Amici di Motociclismo

Lettere

 

ATTUALITÀ

News

Le nuove patenti

Assicurazione Motoplatinum

Motor Bike Expo di Verona

 

TEST & PROVE

Test BMW R 1200 GS

Test Honda CB1100

Test MV Agusta F4 e F4 RR

Prova Moto Guzzi California Touring

Comparativa maxiscooter

 

PIÙ FUORI CHE STRADA:

Scorpa SR 5.7

 

MUOVERSI IN CITTÀ

Suzuki Inazuma 250

News
 

SPORT E TECNICA

Tecnica: motori elettrici

Sport News

 

TURISMO

Balcani

Viaggiare low cost

Abbigliamento: Nolan - X-Lite

Turismo News

Raduni e tour operator

 

SUPER WHEELS

Honda Dream

Facebook

Accelerando

Rockcafè

Vetrina

 

EPOCA

MV Agusta CS/CCS 175

Epoca News

 

RUBRICHE

Mercato

Guida all’acquisto: Aprilia Dorsoduro 750/1200

Compro, vendo, cambio

I listini del nuovo

Elenco prove

Quotazioni dell’usato

Editoriale

 

IN AAUTOSCUOLA SEMPRE MEGLIO?

È entrata in vigore la direttiva europea sulle patenti che ha imposto nuove licenze. Tra queste anche quella per guidare I ciclomotori. Ma non è più possibile conseguire questo certificato negli istituti
superiori, ma solo nelle scuole guida. A prezzi non proprio popolari

 

La nuova patente europea è appena entrata in vigore e il numero di licenze di guida comunitarie è ben superiore rispetto al passato, e si basa sul concetto che il motociclista e lo scooterista devono accumulare esperienza nella guida, accompagnandoli a usare in modo progressivo mezzi sempre più potenti. Le patenti A1, A2 e A3, permetteranno di avere la giusta progressione nella nostra carriera di biker, però con l’obbligo ogni volta di rifare l’esame pratico per salire di categoria di patente. E questo non va bene perché occorrerà procurarsi la moto adatta e spendere altri soldi a soli due anni di distanza dall’esame precedente.

Ma la vera novità risiede nella trasformazione del patentino per i ciclomotori, fino a ieri il comune certificato di idoneità alla guida, in una vera patente conseguibile a 14 anni. Questo documento si porta dietro la sua dote di punti da togliere in caso di infrazione e non può più essere conseguito a scuola, come molti ragazzi hanno potuto fare in passato. Solo le autoscuole sono autorizzate a preparare all’esame teorico e pratico (sempre se non vuoi farlo da privatista) dietro il notevole esborso di circa 350 euro (più le guide e l’eventuale noleggio del ciclomotore), praticamente il 20% del costo di un motorino. Perché è stato tolto questo innegabile vantaggio che avevano i ragazzi a scuola, dove non pagavano nulla o con una collaborazione economica minima da parte delle famiglie? Non certo perché così si migliora la sicurezza di chi guida giustificando il tutto grazie a corsi di formazione migliori: già prima questi corsi non erano lasciati ai docenti più “motociclistici” o volenterosi, ma affidati alla Polizia Municipale o agli istruttori qualificati della Federazione Motociclistica Italiana e obbligatoriamente prevedevano 15 ore di istruzione. E in questi anni di “scuola guida a scuola” il numero dei morti su due ruote è diminuito non certo aumentato.

La sola ragione che vediamo stagliarsi all’orizzonte è quella di ingraziarsi ulteriormente le autoscuole, un aiuto non richiesto che può dare un altro colpo mortale al mercato dei cinquantini che quest’anno ha perso il 31,8% delle vendite, sommando alla fine dell’anno 48.674 registrazioni. Pensate che dieci anni fa uscivano dai concessionari oltre il triplo dei 50 cc e nell’anno d’oro 1980 balenava la stratosferica cifra di 815.000 vendite, ma non esistevano obblighi di patente e altro. Le autoscuole vogliono rosicchiare anche questa fetta di due ruote, ma non è restato molto. Però ci chiediamo, perché l’Ancma l’associazione delle aziende di moto e scooter se ne sta zitta e non protesta? Attendiamo risposta.

 

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