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El Ratòn Asesino: Yamaha XV950 Yard Built by Walz

Ecco come trasformare una custom in una café racer fatta con tutti i crismi della più pura tradizione anni 70. Marcus Walz reinterpreta la Yamaha XV950 nel solco del progetto Yard Built special. Foto, descrizione e video

El ratòn asesino: yamaha xv950 yard built by walz

Qualche anno fa, Yamaha ha cominciato a battere forte sul concetto di special “ufficiali”. Ha iniziato con le VMax e i TMax hypermodified, chiamando alcuni dei migliori customizer mondiali a fare delle special “esagerate”. Uno di questi era Marcus Walz, il tedesco titolare di Walz Hardcore (qui il “suo” Tmax hypermodified), nome che è stato ricontattato anche quando Yamaha ha varato il progetto “Yard Built Special”. La Casa di Iwata ha chiamato ancora importanti preparatori a misurarsi con alcuni modelli, chiedendo però che le special realizzate fossero però replicabili dai clienti grazie a degli appositi kit che sarebbero stati messi in produzione. Sono nate special bellissime ed evocative, come le XJR1300 Project XEau Rouge (da cui prende ispirazione la XJR1300 Racer presentata a Colonia), Rhapsody in Blue, o la XV950 Pure Sport, o ancora le SR400 viste a Wheels & Waves 2014, e infine le ultime special presentate a Milano.

 

TOPO TEDESCO DAL CUORE GIAPPONESE

Ma il tempo passa in fretta ed è già ora di una nuova “Yard Built”. Stavolta la base è la SV950 e la reinterpretazione è ad opera di Marcus Walz, customizzatore tedesco titolare del marchio Walz Hardcore. La pacifica cruiser di Iwata viene letteralmente stravolta e si trasforma in una grintosa café racer in perfetto stile Yamaha racing anni 70, dall’evocativo nome “El Ratón Asesino” (il topo assassino). Prima di entrare nei dettagli, guardate la gallery e il video ufficiale.

 

 

BUONA (ANCHE) LA TERZA

“El Ratón Asesino” è la terza special realizzata da Walz per Yamaha e, come anticipato, è una purissima cafè racer su base XV950. La caratteristica principale è quella di perdere ogni elemento tipicamente custom per guadagnare sportività in pieno stile “seventies”. A partire dalla livrea, coi tipici motivi “speedblock” che… firmavano le Yamaha da gara dell’epoca, a partire da quella di Kenny Roberts. Per raggiungere l’obbiettivo finale, Walz ha adottato un design minimalista, pulito ed essenziale, con un posteriore molto caratteristico realizzato modificando il forcellone e costruendo, ex novo, un telaietto personalizzato. Sempre restando in zona retrotreno, i Led sostituiscono i gruppi ottici di serie, il codone è custom e la sella è in pelle con cuciture a vista.

 

DA GUARDARE E GUIDARE

Creati ex novo la carena per il faro, il parafango anteriore con relativo supporto e il serbatoio (modellato a mano con un bocchettone che richiama le Formula 1 d’epoca), anche se nella guida influiscono certo di più la sospensione anteriore Öhlins (ribassata e con molle progressive originali, completamente regolabile), i cerchi artigianali in magnesio da Mavic (con pinze dei freni modificate e freni a margherita) e l’assetto del retrotreno più racing abbinato ai semimanubri LSL. Alle estremità del manubrio trovano posto il comando gas rapido, il blocchetto comandi custom, la pompa del freno e le leve di frizione e freno regolabili con terminali personalizzati, mentre il ponte di comando sfoggia il contagiri Moto Gadget “Tiny”. Per contro, il blocchetto di avviamento sparisce, sostituito da un adattatore.

 

L’IMPIANTO CHE NON SI VEDE

Le modifiche continuano con le coperture teste cilindri e carter motore custom, così come con l'impianto di scarico completo by SC-Project, mentre l’essenzialità del tutto è sottolineata dall’eliminazione  dell’ ABS e della batteria (l’impianto elettrico è rifatto, nascosto nel serbatoio e alimentato da una minuscola batteria al litio da 400 grammi nel codone).

 

MI RICORDA LA MIA INFANZIA

Per me non si è trattato solo di costruire una concept bike” spiega Marcus Walz. “Il mio primo amore a due ruote è stata infatti una Yamaha, all’età di 15 anni. Sulla parete della mia camera avevo il poster di Kenny Roberts in sella alla sua YZ550 gialla decorata dalle famose grafiche speedblock. La mia prima moto è stata una RD80 che ho personalizzato per renderla simile proprio a quella di Kenny. Le mie radici motociclistiche sono quindi molto legate a Yamaha e la Yard Built XV950 “El Ratón Asesino” che ho realizzato è stato un percorso che mi ha portato dalla prima esperienza due ruote ad oggi. Ringrazio Yamaha per questo emozionante viaggio nel tempo!”.

 

PERFETTA YARD BUILT

È il nostro terzo progetto con Marcus, in un rapporto di lavoro che dura da cinque anni” afferma Shun Miyazawa, Product Manager di Yamaha. “Siamo andati da lui per trovare l’ispirazione per i nostri modelli di domani e come sempre la collaborazione si è dimostrata un successo. L’utilizzo di design e componenti Racing è molto interessante e siamo molto soddisfatti di quello che è riuscito a creare partendo dalla XV950. ‘El Ratón Asesino’ è un esemplare perfetto per il progetto Yard Built”.

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