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di Luca Frigerio
09 June 2014

Tester per un giorno con la Yamaha MT 125

Domenica 8 giugno abbiamo provato anche la più giovane delle fun bike di Iwata: si è dimostrata facile da guidare in città e nel misto, molto comoda e divertente, grazie al motore frizzante e all’ottima maneggevolezza. Con noi c'era anche l'ambasciatore scelto tra i nostri lettori: il suo parere da "tester per un giorno"

Tester per un giorno con la yamaha mt 125

Quest’anno Yamaha ha rivoluzionato la famiglia delle MT (Master of Torque) con l’arrivo della MT-09, la tre cilindri da 850 cc, e della MT-07, bicilindrica da 689 cc (disponibile anche nella versione da 35 kW, guidabile con la patente A2). Circa un mese fa, la Casa dei Tre Diapason ha presentato la MT-125 dedicata ai sedicenni in cerca in un mezzo comodo, che consumi poco e, soprattutto, molto divertente (qui i dettagli tecnici). Dopo aver provato la nuova YZF-R125, domenica 8 giugno Motociclismo ha testato anche la piccola fun-bike di Iwata, che condivide motore, telaio e ciclistica con la gemella sportiva.

AGGRESSIVA FUORI E DENTRO

Come la R125, anche la MT-125 ha un avantreno molto solido e preciso in ogni situazione. La nuova forcella a steli rovesciati da 41 mm e il monoammortizzatore assorbono senza difficoltà i dossi cittadini e le strade dissestate. Contribuisce a migliorare il comfort anche la sella, che offre un buon grip e non affatica il pilota anche dopo ore, mentre il morbido cambio e la frizione facile da azionare sono la giusta ciliegina sulla torta. Non delude neanche la posizione di guida: i tecnici Yamaha hanno trovato un’ottima triangolazione sella-pedane-manubrio, che aumenta la maneggevolezza e l’agilità del mezzo. L’habitat naturale della MT-125 è la città, ma anche nel misto sa regalare emozioni. Per farla viaggiare occorre rimanere sopra gli 8.000 giri/min, ma è una goduria sentire girare il monociclindrico quattro tempi fino al limitatore. Rispetto alla R125, però, bisogna essere più cauti nei curvoni veloci perché, a causa del munubrio largo e della posizione di guida avanzata, la giovanile funbike è molto più reattiva e sensibile agli ordini del pilota. Per quanto riguarda la frenata, l’impianto anteriore è potente e modulabile, mentre quello posteriore (pur essendo il medesimo della R125, del quale siamo pienamente soddisfatti) è parso meno preciso nell’ultima parte di corsa della leva, con qualche bloccaggio di troppo. Forse la diversa posizione in sella rispetto alla sportiva modifica i rapporti di leva e quindi gli effetti di un'azione apparentemente identica, ma basta poco per abituarsi e sfruttare al meglio il disco da 230 mm. Sulle due 125 cc di Iwata manca solo la presenza dell’ABS, ma qualcosa si sta muovendo, perché sulla forcella è già pronto lo spazio per supportare il sistema.

PERFETTA PER I GIOVANI

Anche Andrea Bressan, il lettore che abbiamo portato in Spagna per partecipare a questo esclusivo test e diventare ambasciatore Yamaha, dopo avertestato la R125 2014 è passato al “Dark Side of Japan”: “MT-125, ciò che più si avvicina al prototipo motociclistico ideale del sedicenne di oggi: facile ma divertente, aggressiva ma comoda, bella e tecnicamente ottima. Yamaha ha decisamente trovato la quadra con il suo gruppo di MT per quanto riguarda il segmento naked-fun bike. Una vera moto che piacerà tanto ai giovani e che ruberà un’ampia fetta di mercato alla concorrenza. Dà molta fiducia in curva, questa ottavo di litro, è maneggevole su strade tortuose e veloci, ma soprattutto in città in mezzo al traffico. La posizione di guida non stanca, mentre la sua conformazione la rende adatta sia ai neofiti che ai più esperti, permettendo ad un ampio range di altezze del pilota di essere governata in tutta sicurezza".

A breve arriveranno anche i video test delle due ottavo di litro, ma nel frattempo godetevi la gallery con le foto della prova in anteprima a Barcellona.

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