Ci sono poi le novità 2022 e… quelle che arriveranno in futuro. Modelli che abbiamo avuto modo di testare per una piccola presa di contatto. TC Wanderer (5.810 euro c.i.m.) e TS Street Hunter (5.690 euro c.i.m.) sono due moto che condividono la stessa base tecnica: motore Super Soco da 2.500 W, posizionato nel mozzo della ruota posteriore, alimentato da una doppia batteria, che si ricarica in 3,5 ore, alloggiata nella parte inferiore della moto (per abbassare il baricentro). Si distinguono tra loro, oltre che per il look da “scrambler” o naked, per gli pneumatici, che restano sempre da 100/80-17 e 120/70/17, ma sono semitassellati sulla prima, stradali sulla seconda. Per entrambe la posizione di guida è molto compatta, la sella è comoda e il manubrio ben posizionato offre una buona ergonomia di guida. La moto è leggera (89 kg senza batterie) e agile, lo spunto del motore è brillante, soprattutto nella mappatura 3 (la 1 e la 2 sono più soft), un po’ più pacata l’accelerazione necessaria per raggiungere i 75 km/h di velocità massima. Un aspetto che ci ha colpito è la totale assenza di rumore, qui non si sente nemmeno il tipico sibilo a cui i mezzi elettrici ci hanno abituato, ma solo il rumore del rotolamento degli pneumatici. L’impianto frenante, che si avvale di un disco anteriore di 220 mm e di uno posteriore di 180, sfrutta la frenata combinata CBS. L’azione della leva di destra è potente ed equilibrata, tirando con forza la leva sinistra, invece, il bloccaggio della ruota posteriore è dietro l’angolo.
Chiudiamo questa full immersion nel mondo di Vmoto Limited con due novità dalle linee futuristiche e pulite che nascono dalle matite di C-Creative, lo studio fondato da Giovanni Castiglioni, insieme al designer Adrian Morton e all’ingegner Paolo Bianchi. Il primo è il Vmoto Fleet Concept F01, uno scooter pensato per il delivery e lo sharing che, nonostante sia omologato L1, offre un ottimo spunto in partenza, paragonabile a quello dei veicoli di categoria L3. La sua velocità, però, è limitata a 45. Ottima l’agilità e la posizione in sella. Di spazio per le gambe ce n’è anche per i piloti più alti, solo i piedi sono limitati dalla conformazione delle pedane. Peccato anche per una strumentazione abbastanza basilare, su di un mezzo così tecnologico. L’altra novità è la Vmoto Stash, una futuristica naked spinta da un motore da 8.000 W, che raggiunge una velocità massima di 120 km/h, e che grazie alla sua doppia batteria ha un’autonomia dichiarata di 110 km. Look da moto, ma praticità da scooter, con uno spazio (al posto del tradizionale serbatoio) dove poter stivare una borsa dalle dimensioni generose. Della Stash abbiamo potuto apprezzare l’ottimo spunto in partenza e l’accelerazione più generosa rispetto alle TC e TS. La sua ciclistica, però, è ancora nella fase embrionale di prototipo.