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Video test Kawasaki Ninja 500 e Z500

Condividono ciclistica e motore bicilindrico, ma hanno finalità e stili molto diversi. Entrambe si guidano con patente A2 e hanno un ottimo rapporto qualità prezzo

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Kawasaki ha arricchito il segmento delle medie cilindrate presentando le Kawasaki Ninja 500 e Z 500, sviluppate entrambe su una nuova piattaforma: telaio a traliccio in acciaio e motore bicilindrico parallelo da 451 cc dotato di frizione antisaltellamento e con valori in regola per essere guidate con la patente A2. Parliamo di 45 CV a 9.000 giri/min, e 42,6 Nm di coppia al regime di 6.000 giri/min.

Le linee della Ninja 500 arrivano direttamente dalle sorelle maggiori, con frontale appuntito e sovrastrutture aerodinamiche che culminano nel codino affusolato. Ai lati, incorporati nelle carene troviamo gli indicatori di direzione, mentre il cupolino sarà disponibile con finitura trasparente o fumé. Per quanto riguarda il comparto ciclistico troviamo una forcella a steli tradizionali da 41 mm di diametro e un disco freno singolo da 310 mm all’avantreno, mentre al retrotreno la funzione ammortizzante è affidata ad un monoammortizzatore regolabile nel precarico, collegato direttamente al forcellone bibraccio scatolare. Il diametro del disco freno posteriore è di 220 mm e le colorazioni sono tre.

Accanto alla Ninja 500, Kawasaki propone sulla medesima piattaforma la Z 500, la "sorella" naked con telaio a traliccio in acciaio e motore bicilindrico parallelo dotato di frizione antisaltellamento e con valori in regola per essere guidata con la patente A2. Il design è quello classico della famiglia delle nude di Akashi, con proiettore anteriore a doppia luce, serbatoio muscoloso con convogliatori d'aria laterali e codino appuntito. Per quanto riguarda il comparto ciclistico troviamo forcella a steli tradizionali con disco freno singolo all’avantreno, mentre al retrotreno la funzione ammortizzante è affidata ad un monoammortizzatore regolabile nel precarico, collegato direttamente al forcellone bibraccio scatolare. Anche qui troviamo in disco freno singolo con pinza a singolo pistoncino. Alla versione standard della Z500 è affiancata la SE, che oltre alla colorazione dedicata vede un moderno strumento TFT a colori dotato di connessione allo smartphone attraverso Bluetooth, funzione non disponibile sulla Z500 che monta un elemento LCD.

Il nostro Riccardo Villa le ha provate entrambe e ce le racconta in questo video assieme a Marco Gualdani.

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