Anche quest’anno, come tutti gli anni, la Guardia di Finanza ha condotto un controllo a tappeto su numerose stazioni di servizio per il rifornimento. L’indagine rientra nel quadro del Piano straordinario di controlli estivi 2018 in vista delle partenze per le vacanze. Ciò che emerge da questa indagine ha dell’incredibile:
su 1.379 impianti di distribuzione controllati sull’intero territorio nazionale, ben 330 di questi si sono dimostrati non a norma.
Le irregolarità riscontrate riguardano la truffa nell’erogazione, con la pompa che eroga meno carburante di quanto mostrato sul display oppure con la stessa che adotta un prezzo al litro maggiore di quello mostrato dal display. Un escamotage reso possibile solamente con la manomissione della pompa stessa e quindi con la piena complicità dei tecnici addetti alla manutenzione. Un’altra irregolarità riguarda quei
distributori furbetti che allungano il carburante, presente nelle loro cisterne, con oli esausti o persino acqua. Usanza molto pericolosa per la salute del nostro motore. O ancora quelli che, pur di guadagnare quanto più possibile, acquistano il carburante da mercati illegali, riuscendo quindi a evitare le normali tasse. Insomma qualunque sia la frode, a pagare è sempre l'utente finale.
Qui sotto trovate il rapporto della Guardia di Finanza in merito all'inchiesta sulle stazioni di servizio. In tema di carburanti vi ricordiamo che a partire da ottobre 2018 entrerà in vigore l’obbligo di apporre sui nuovi veicoli e su tutte le pompe delle stazioni di rifornimento nuove etichette carburante. Quello della benzina sarà tondo;
qui tutte le informazioni.