L’Egitto sta vivendo da circa tre anni una profonda trasformazione della società e della politica, un cambiamento epocale che nelle ultime settimane ha visto il susseguirsi di avvenimenti molto intensi riportati dalle TV e dai giornali di tutto il mondo. Anche se il peggio sembra passato e la stabilità pian piano tornerà nel Paese, la situazione suggerisce che per il momento sarebbe più saggio starne alla larga. Di mezzo ci va anche lo sport, soprattutto il prestigioso Rally dei Faraoni, gara di Coppa e Campionato del Mondo dei Rally Raid che si svolge da più di trent’anni nella cornice dei deserti egiziani, tra i più maestosi del mondo.
MAGGIO 2014, NUOVA DATA
Organizzare e partecipare a un simile evento internazionale è già di per sé un’avventura in condizioni normali, figuriamoci in un contesto simile. L’instabilità politica, gli scontri, il pericolo di attentati e rapimenti sono gli stessi problemi che in passato hanno costretto gli organizzatori dell'ex Parigi – Dakar (oggi solo Dakar) ad abbandonare il continente africano e trasferirsi in Sud America. Anche se le autorità egiziane politiche e militari e le Federazioni internazionali erano pronte a svolgere ugualmente il Rally questo ottobre, come inizialmente previsto, troppa sarebbe la preoccupazione dei partecipanti e soprattutto delle famiglie. Priorità quindi all’incolumità di tutti gli addetti ai lavori, come è giusto che sia se il "Faraoni" vuole essere una gara ma soprattutto un grande evento per l’Egitto. Così, dopo le dovute consultazioni con le Autorità egiziane e le Federazioni internazionali (FIM e FIA), è stato deciso di spostare l’edizione 2013 del Rally dei Faraoni a maggio 2014. Speriamo che per tale data la situazione sarà tornata alla normalità.
