Tornando al tre cilindri Triumph, si conferma un gran motore: generoso, corposo a tutti i regimi, abbondante di coppia. Oltretutto esprime la sua forza buona con un retrogusto vellutato, rendendo coinvolgente e rilassante allo stesso tempo la guida. Volendo, si può viaggiare in sesta a 2.000 giri e riprendere senza che lui evidenzi il minimo segno di ribellione. Pure al capitolo vibrazioni, che per l’architettura stessa di un tre in linea potrebbe essere problematico, questo triple fa capire come con un buon lavoro sulle masse in movimento del motore si possono fare miracoli. L’intervallo degli scoppi è di 180°-270°-270°, quindi due ravvicinati e uno più distante, con ordine di scoppio dei cilindri 1-3-2. Il motore è accoppiato a un cambio che lavora bene, dotato di serie di un quickshifter che non è un cannone da moto sportiva, ma comunque svolge in modo rispettabile il suo lavoro, aiutando a limitare i trasferimenti di carico in accelerazione. La trasmissione finale ad albero, evidenzia come in precedenza qualche gioco, non fastidioso.
Non si sentiva la necessità di una nuova sella, era già comoda. Tuttavia a Hinckley l’hanno ridisegnata… e dobbiamo dire che accogliente era e accogliente è rimasta: dopo sette ore in moto, nessun indolenzimento al sedere. È regolabile su due posizioni e l’altezza varia di 20 mm. Sulle GT, dove le pedane sono state avvicinate al piano sella, consigliamo di tenerla in posizione alta. Chi scrive è alto 178 cm e ha trovato un’ergonomia centrata sotto tutti i punti di vista, mentre un collega orientato verso i 190 cm le ha trovate in effetti un po’ ravvicinate al piano sella.
Nel corso del 2023 è stata introdotta sulle Tiger 1200 la funzione Active Preload Reduction che, lavorando sul precarico molla del monoammortizzatore, consente di abbassare fino a 20 mm la moto. L’abbassamento è maggiore a pieno carico, ma anche con il solo pilota a bordo è percepibile e, soprattutto sui modelli Rally – più alti – assai gradito in manovra. Se si vuole usufruirne bisogna ricordarsi di attivarlo (basta tenere premuto un tastino) perché dopo gli 80 km/h lui si disattiva. Non ci sarebbe dispiaciuta una funzione “auto”, per lasciarlo – desiderandolo – innescato in modo permanente.