Prova comparativa: maxinaked sportive, modaiole e giapponesi
Si sfidano tre gruppi di naked: sportive, con Duke agilissima, Tuono intuitività ed efficace,TNT stabilissima, Corsaro esplosiva; modaiole, con BMW R 1200 R, ottima per guidabilità, Brutale potentissima, Buell XB12S dotata di gran coppia, Monster S4R S, super in allungo; giapponesi, con CB 1000 R agile e scattante, FZ1, che ha il motore più potente fra le giap, e Z1000 rapida in curva, freni top.
Le sportive
Le sportive Aprilia, Benelli, KTM e Moto Morini hanno in comune: poco
raggio di sterzo e sospensioni rigide. Soffrono nel traffico e sulle
sconnessioni.
Danno il meglio su una strada tortuosa e ben asfaltata. Da
l’austriaca
è un fulmine; è la moto più leggera dell’intera squadra e conquista per
la sua estrema agilità e per il suo motore lineare ai medi ed esplosivo
agli alti. Come Aprilia, vibra agli alti regimi, ma frena
benissimo.
La Tuono è intuitività ed efficace come nessun’altra,
seppur non
rapida come la Duke, è agile sia nello stretto che nel veloce (anche
velocissimo) ed ha un allungo notevolissimo. Moto Morini e Benelli
hanno tanta, frizioni pessime e i cambi più duri da azionare. La Corsaro
ha un’erogazione esplosiva che la fa impennare a tutte le marce quando
si apre il gas, mentre la TNT è la moto più stabile fra le concorrenti,
per il peso molto sbilanciato sull’avantreno.
Le modaiole
Le modaiole Si notano più in città che sui tornati: sono BMW, Buell,
Ducati ed MV Agusta. L’R 1200 R è la moto più poliedrica
della
squadra. Il suo pacato bicilindrico boxer di 1.200 cc è capace di riprendere
in sesta dal minimo senza un lamento. Le “sospensioni-lever”
filtrano
bene il pavè e mantengono stabile l’assetto in curva e in frenata.
Insomma,
finché si va a passeggio o si fa turismo, la bavarese è forse la migliore,
tuttavia non riesce né a coinvolgere né ad essere efficace come le migliori
avversarie, come fa invece la Brutale, con un carattere
all’altezza
del suo nome. Corta, leggera e dotata di una potenza impressionante e con
un impianto frenante altrettanto potente e modulabile. La MV
Agusta
è rapidissima nei cambi di direzione ma riesce ad essere stabile nello
stretto come nel veloce. Purtroppo vibra. La più economica tra le
“icone”
è americana e ha un cuore marchiato Harley-Davidson. È la
Buell
XB12S, la meno rapida e potente della squadra, ma con tanta coppia,
che promette riprese vigorose e un limitato uso del cambio. Invece
l’erogazione
ai bassi regimi è sporca. In compenso la posizione di guida è comoda. Infine,
la Monster S4R S come la Brutale è la più rapida ad allontanarsi
dai semafori, ma ha sospensioni rigide, che fanno soffrire in città, mentre
divertono nella guida più sportiva. È leggera, sufficientemente agile e
ben stabile in curva. Il Testastretta che la equipaggia è elastico, ha
una coppia vigorosa, un buon allungo e come potenza massima è allineato
alle migliori colleghe sportive.
Le giapponesi
Le giapponesi Sono allineate per prezzo e cilindrata e sono tra le
più vendute sul mercato, perché sono quelle che costano meno, sono belle,
veloci e, senza eccellere da nessuna parte, vanno bene un po’ ovunque.
Dinamicamente CB 1000 R e Z1000 si
assomigliano, mentre la
Yamaha FZ1 si distingue per la posizione di guida: il
manubrio
è leggermente più vicino al busto e il serbatoio è molto largo fra le gambe.
Derivato dall’unità dell’R1 (2004-2005) il propulsore è il più
potente
dei tre; più veloce di tutte in accelerazione, più lento in ripresa. Honda
e Kawasaki sono più rapide in uscita di curva e nei sorpassi.
L’FZ1
ha però dalla sua la miglior stabilità nelle forti accelerazioni e sul
veloce. Meno stabile la Z1000 sui curvoni veloci. La nuda di Akashi si
rifà però nel misto stretto, grazie ad un buona coppia ai medi. L’impianto
frenante Kawasaki è ai vertici. La CB1000R ha un’ergonomia
da “600” e una coppia ai bassi e medi regimi che sembra superiore a
Kawasaki.
In realtà ha meno CV e di kgm, ma rapportatura corta che fa esplodere il
propulsore ad ogni apertura del gas. È stabile sul veloce e sopra le altre
per agilità.
Il servizio completo su Motociclismo di settembre.
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