Dopo aver agguantato 6 titoli mondiali consecutivi in SBK con Jonathan Rea, per il 2021 la Ninja ZX-10R non viene stravolta, ma riceve alcuni affinamenti. Dove cambia maggiormente è nel look, ora è caratterizzato da un muso più affilato e ispirato a quello della sorella sovralimentata H2, con piccoli fari a LED annegati ai lati della presa d’aria centrale. Anche le carenature laterali sono nuove, con un’unica grande apertura su entrambi i lati, e il codone, più massiccio. Sulla moto sono presenti innovative alette aerodinamiche “invisibili” incorporate all’interno della struttura delle carene. Queste convogliano il flusso d’aria e creano un carico aerodinamico aggiuntivo di circa il 17% maggiore rispetto a quello della precedente Ninja. Anche il design della sezione posteriore è stato leggermente modificato, per creare un’area di bassa pressione dietro il pilota. Ridisegnata la sella per consentire una migliore posizione aerodinamica quando si è accucciati dietro al cupolino, ora più alto di 40 mm. Il motore resta il quattro cilindri di 998 cc che conosciamo, ma ora è omologato Euro 5. I rapporti del cambio sono perfezionati, con 1ª, 2ª e 3ª marcia accorciate, mentre la trasmissione finale sfrutta una corona con due denti in più (41 contro i 39 della versione precedente). L’impianto di scarico è stato rivisto nella zona dei collettori e il silenziatore è più lungo di 126 mm. Nuovi anche il design del condotto di aspirazione e il radiatore dell’olio raffreddato ad aria sviluppato da KRT (sotto, a sinistra). La potenza massima si attesta sempre a quota 203 CV (213 con airbox in pressione), ma ora viene raggiunta 300 giri prima, a 13.200 giri/min. Anche la coppia massima rimane di 114,9 Nm, raggiunta però 200 giri più in alto, a 11.400 giri/min. Grazie al nuovo comando del gas ride by wire, a disposizione del pilota ora troviamo quattro riding mode, selezionabili tramite pulsanti sul semimanubrio (in basso, al centro): Sport, Road, Rain e Rider, quest’ultimo completamente personalizzabile.
Di serie anche il cruise control. Il telaio rimane un doppia trave in alluminio, ma la ciclistica riceve alcune modifiche: l’avancorsa cala di 2 mm (ora 105 mm), il punto di ancoraggio del forcellone è più basso di 1 mm (regolabile sulla RR) e il forcellone stesso è più lungo di 8 mm. Ritroviamo le sospensioni dell’attuale modello: forcella Showa Balance Free con steli rovesciati da 43 mm con camera di compressione esterna e “mono” orizzontale con ammortizzatore BFRC a gas con serbatoio separato, entrambi completamente regolabili. Cambia, però, il loro settaggio: c’è una regolazione più soft all’anteriore ed un irrigidimento dell’ammortizzatore. Invariato anche l’impianto frenante Brembo, che si avvale di due dischi anteriori di 330 mm stretti da pinze radiali M50 monoblocco a 4 pistoncini e di un disco singolo posteriore di 220 mm con pinza a singolo pistoncino, che utilizza però nuove pastiglie freno. Riposizionato il serbatoio dell’olio del freno posteriore, per creare meno intralcio con lo stivale. Invariato il peso: 206 kg. L’impianto di illuminazione è di tipo full LED e utilizza luci Mitsubishi. Dietro al cupolino è stato introdotto un nuovo display TFT a colori da 4,3” con connettività Bluetooth (sotto, a destra). Tra gli optional sono disponibili le manopole riscaldabili.
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Ad affinacare la versione "base", c'è anche la più performante "RR". Nella pagina successiva trovate caratteristiche e prezzo.