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Piemonte: stop alle moto in montagna

Il Piemonte impone uno stop alle moto in fuoristrada: su sentieri e mulattiere non sarà più possibile il transito dei veicoli a motore senza autorizzazione. Sono escluse le strade carrozzabili, percorribili legalmente e nel pieno rispetto della natura
1/17 BMW F 850 GS, Honda Africa Twin, KTM 1090 Adventure R e Triumph Tiger 800 Xca
Il Tribunale di Torino ha confermato la legittimità della norma contenuta nella Legge Regionale 32/82, una sentenza vieta il transito delle moto sui sentieri di montagna. Fatto salvo per chiunque abbia un’autorizzazione per circolare, le moto non potranno più utilizzare mulattiere e sentieri non asfaltati. Il provvedimento mira a salvaguardare il patrimonio naturale della Regione Piemonte, ma c’è chi ritiene il divieto fuori luogo: se i sentieri sono classificati come strade, imporre lo stop è consentito solo se previo posizionamento di cartelli idonei. Per esempio, il reticolo di strade carrozzabili che caratterizzano la Via Lattea (dove noi di Motociclismo abbiamo fatto la Comparativa SuperEnduro) o le strade più alte d'Europa di Sestriere e delle montagne olimpiche piemontesi restano percorribili legalmente e nel pieno rispetto della natura. Ecco quanto recita la normativa:

“Su tutto il territorio regionale è vietato compiere, con mezzi motorizzati, percorsi fuoristrada. Tale divieto è esteso anche ai sentieri di montagna e alle mulattiere, nonché' alle piste e strade forestali che sono segnalate ai sensi della legge regionale 12 agosto 1981, n. 27 e della legge regionale 9 agosto 1989, n. 45. Le amministrazioni provinciali ed i comuni possono interdire, previo parere vincolante della Regione, il transito ai mezzi motorizzati, su strade di loro competenza, qualora sia ritenuto opportuno ai fini di tutela ambientale e sicurezza stradale”.
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