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La pericolosità dei plexiglass

Un lettore ci scrive perché trova sbagliate le nostre considerazioni sulle regolazioni dei plexiglass, a volte criticati perché non regolabili in movimento

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Suzuki V-Strom 1050 XT 2020

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Caro direttore, sapendovi molto attenti ai temi della sicurezza (con ampi servizi su caschi, paraschiena, air-bag e quant’altro) vorrei farvi notare che trovo sbagliati i vostri commenti sulle regolazioni dei plexiglass, che più di una volta avete criticato quando “è necessario effettuarle solo da fermi”. Credo che armeggiare in autostrada a 130 km/h con la sola mano sinistra per regolare il parabrezza sia una manovra pericolosa, da evitare. Se ci lamentiamo dell’uso smodato del telefonino in auto, non possiamo poi definire scomoda un’azione che, nella maggior parte dei casi, richiede solo una brevissima sosta senza l’uso di attrezzi.

Giampaolo Masserano - Pianezza (TO)

Caro Giampaolo, non metteremmo sullo stesso piano i pochi secondi necessari a un motociclista per regolare un plexiglass senza staccare gli occhi dalla strada, con un automobilista che messaggia sullo smartphone, distraendosi generalmente per molto più tempo. Ovviamente è preferibile ruotare un pomello o far scattare una levetta da fermo, ma ci sembrano operazioni poco pericolose se fatte a bassa velocità e in assenza di traffico. È comunque innegabile che i plexi a regolazione elettrica siano i più pratici e sicuri. Va detto che i costruttori giapponesi, sempre molto rigorosi, tendono comunque a evitare la possibilità che i plexi vengano regolati con moto in movimento. Per esempio sulla Suzuki V-Strom 1050, dalla quale è necessario scendere per poter regolare il parabrezza. In ogni caso, Il Codice della Strada, all’art. 170 recita così: “sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote, il conducente deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe, deve stare seduto in posizione corretta e deve reggere il manubrio con ambedue le mani, ovvero (in burocratese si utilizza “ovvero” con il significato di “in alternativa”, ndr) con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni”.

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