Già provata in anteprima mondiale, la nuova Stelvio ha in comune con il vecchio modello (fuori produzione dal 2016) solo il nome. Il nuovo motore è raffreddato a liquido e l’estetica passa dal classico all’attuale. Questa Stelvio nasce a Noale, ormai sede dell’R&D di tutto il Gruppo Piaggio, ma viene assemblata a Mandello. Con la touring Mandello ha in comune solo il motore, un V2 trasversale di 90° di 1.042 cc, con distribuzione bialbero a 4 valvole comandate da bilancieri a dito. Controllato in ride by wire offre 5 riding mode di serie: Pioggia, Turismo, Strada, Sport e Offroad (questo in più rispetto alla Mandello). Sono impostati lavorando sui parametri di 4 funzioni: curva di erogazione; controllo di trazione; freno motore e ABS. Il telaio è in tubi in acciaio con motore con funzione portante, l’interasse misura 1.520 mm e il peso in ordine di marcia è pari a 246 kg. La frenata è affidata allo stesso impianto della Mandello, con all’anteriore due dischi da 320 mm con pinze Brembo a 4 pistoncini ad attacco radiale, affiancati dal disco posteriore da 280 mm con pinza flottante a doppio pistoncino. Nel mode Offroad è possibile disinserire l’ABS (si riattiva alla prima riaccensione). I cerchi a raggi calzano pneumatici tubeless 120/70-19” e 170/60- 17”. Il cupolino elettrico e i deflettori sono studiati nella galleria del vento per la massima efficienza. Ad ora è disponibile un unico allestimento, ma la lista degli optional è lunga, a partire dai sistemi di assistenza ARAS, con radar anteriore e posteriore. Poi valigie laterali, selle riscaldabili di diversa ergonomia e altezza, manopole riscaldabili, barre paramotore con attacchi per i faretti ausiliari, sistema di rilevamento della pressione degli pneumatici, Moto Guzzi MIA, l’applicazione che consente di collegare il cellulare con il cruscotto TFT, cambio elettronico up&down e antifurto.
PREZZO: n.d.
DISPONIBILITÀ: n