Nella storia recente del Marchio, molto raramente il nome Ducati è stato abbinato all'idea di motore monocilindrico. L'ultima volta è stata in occasione della Supermono, costruita nel corso degli anni Novanta. Oggi cambia tutto. Quasi in concomitanza con l'annuncio della nuova avventura nel mondo del cross, che giocoforza prevederà l'impiego di una monocilindrica, Borgo Panigale presenta la Hypermotard 698 Mono, una supermotard stradale realizzata da zero, equipaggiata appunto con un motore monocilindrico. Quest'ultimo si chiama Superquadro Mono ed è in parte derivato dal bicilindrico Superquadro che spingeva la Panigale 1299. È un motore molto "spinto" e fedele al 100% al DNA racing di Ducati.
È alimentato attraverso corpo farfallato ride by wire ellittico, ha distribuzione a doppio albero a camme in testa con comando valvole desmodromico, valvole di aspirazione in titanio, alesaggio di 116 mm, corsa di 62,4 mm (cilindrata di 659 cc), frizione antisaltellamento, cambio a 6 marce. Esprime 77,5 CV a 9.750 giri/min e 63 Nm a 8.000 giri/min, ha regime di rotazione massimo di 10.250 giri/min e funzione portante: il basamento fa da supporto al bel forcellone bibraccio in alluminio e, insieme alla testa, supporta una parte di telaio composta da una struttura a traliccio in acciaio. Questo layout favorisce il contenimento del peso, che in effetti è basso: 160 kg col pieno (il serbatoio è da 12 litri). Il resto della ciclistica è da leccarsi i baffi: cerchi in alluminio di 17" (le gomme di primo equipaggiamento sono Pirelli Diablo Rosso 4 in misura 120/70 – 160/60), sospensioni completamente regolabili (davanti c'è una forcella Marzocchi con steli di 45 mm di diametro, dietro un "mono" Sachs azionato attraverso un leveraggio), disco anteriore di 330 mm con flangia in alluminio e pinza Brembo M4.32.
Completa l'elettronica (è presente la piattaforma inerziale), attraverso la quale Ducati fa sì che i meno esperti possano avvicinare manovre funamboliche quali impennate e sovrasterzi in ingresso curva. L’ABS ha due modalità delle quattro totali dedicate all’apprendimento della tecnica, il controllo dell'impennata ne ha una (però opzionale). Ci sono anche controllo di trazione, aiuto per le partenze lanciate, controllo del freno motore, tre mappature di erogazione. Tutti questi sistemi sono raggruppati e coordinati da quattro modalità di guida. È già in vendita. Due le versioni: standard (13.140 euro indicativo c.i.m.) e RVE (1.000 euro in più) che ha colorazione dedicata e cambio elettronico bidirezionale. È disponibile anche in versione A2.
PREZZO: 13.140 euro indicativo c.i.m.
DISPONIBILITÀ: in vendita