Allora posso citare il Mondiale 2010, quando Rossi dominò tutte le sessioni dei test invernali, tranne quella del Qatar, dove Stoner era imbattibile. Ma poi, in gara, Stoner finì per terra e Rossi vinse, per cui sembrava scontato che sarebbe arrivato in fretta al suo decimo titolo iridato. Nel frattempo, Jorge Lorenzo aveva portato a casa dei pessimi test invernali, perché s'era fratturato facendo motocross. E come finì? Con Lorenzo che dominò il campionato, mentre Valentino dovette combattere con due grossi infortuni e terminò soltanto terzo. Ecco, adesso che ho fatto l'avvocato del diavolo ho il permesso di sperare, serenamente, che Pecco vinca il suo terzo Mondiale. L'altro tema che trovo interessante di questi test a Portimao è il rapporto che lega tra loro i fratelli Marquez.
Marc sta bene fisicamente, ma non solo a Portimao ha ottenuto un tempo mediocre (quattordicesimo), in più non è stato neanche il migliore pilota Honda: è stato preceduto da Joan Mir, uno che sulla RC213V è appena salito e non conosce i suoi segreti. Dei due fratelli Marquez, Marc è il più vecchio, ha quattro anni più di Alex e, da sempre, è il suo faro. Fino al 2020 era considerato uno dei più forti piloti di tutti i tempi. Ha vinto il suo ottavo Mondiale a 26 anni, un'età inferiore a quella di tutti gli altri che ne hanno vinti altrettanti o più: quando hanno vinto il loro ottavo titolo Giacomo Agostini aveva 28 anni, Angel Nieto 30, Mike Hailwood 27, Carlo Ubbiali 31, Valentino Rossi 29. Alex ha sempre vissuto nella sua ombra, pur avendo vinto due titoli. I fratelli si adorano, vivono insieme, ma il rapporto è sempre stato quello tra un fuoriclasse e il fratellino meno capace, che accetta serenamente di arrivare sempre dietro. Ma poi la Vita cambia le carte in tavola. Se sei il pilota di punta della Honda, quest'ultima ti tiene stretto e fa ponti d'oro per tenerti come pilota ufficiale. Se, invece, sei uno che con la Honda va male, questa si libera di te e finisci in un team privato che corre con le Ducati. Solo che Honda non riesce ad uscire dal tunnel della moto sbagliata, mentre le Ducati volano anche se sono quelle dell'anno scorso. Per cui adesso è Alex, quello che sta davanti. Come gestiranno la cosa, i due fratelli? Marc accetterà di andare più piano di Alex o i rapporti tra i due si deterioreranno?