In casa Aprilia, tempio sacro delle due ruote, mette piede un pezzo di Formula 1. E non lo fa... in punta di piedi: il nuovo CEO Massimo Rivola, ex Ferrari, esordisce in Qatar facendo ricorso contro Ducati ("ma sono felice per la grande prova del Dovi!") e riorganizzando il reparto corse: Romano Albesiano torna alle origini e si dedicherà al coordinamento dell’aspetto tecnico della RS-GP di Espargaró e Iannone. Sotto di lui, Aprilia Racing conta circa 70 persone tra ingegneri, tecnici specializzati, addetti alle prove sperimentali e meccanici divisi in tre gruppi principali: veicolo, motore ed elettronica, oltre a un gruppo comune di calcolo che si occupa anche della validazione dei modelli fluidodinamici in galleria del vento (quella di Perugia) per migliorare l’aerodinamica della moto. Al primo piano, di fianco all’ufficio di Albesiano, ci sono gli ingegneri progettisti della moto. Gli elettronici, da quando il regolamento ha obbligato i team a montare la centralina unica, si occupano di trascrivere tutte le logiche di controllo motore nel linguaggio della centralina. Sono meno "abbottonati" rispetto agli strutturisti, che al nostro passaggio si premurano di nascondere i valori di deformazione e rigidezza della simulazione appena conclusa sul forcellone. Al piano inferiore, finalmente ci aprono le porte dei reparti produttivi, della sala di controllo qualità e dei banchi prova motore, sospensioni e telai.
Nelle fotogallery presenti nell'articolo trovate le immagini scatatte durante la nostra visita al Reparto Corse di Noale.