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Folle MotoGP ad Assen: incredibile impresa di Miller, out Rossi

MotoGP Assen 2016: i risultati della gara e la classifica aggiornata. Vince incredibilmente Jack Miller in una corsa condizionata da un meteo imprevedibile e dalle decisioni della race direction. Vanno a terra un sacco di piloti candidati alla vittoria, Rossi compreso. Marquez consolida la leadership in campionato, Lorenzo riesce a prendere punti nel suo peggior weekend
1/215 MotoGP 2016, Assen: prove e qualifiche. Classifica FP1

Dal 2017 niente più "alette"

Sabato pomeriggio, dopo le qualifiche, la Commission Grand Prix (composta da membri di Dorna, Irta, FIM e MSMA) si è riunita per prendere alcune decisioni per il prossimo anno. La grande novità per il 2017 sarà il divieto di appendici aerodinamiche per tutte le categorie. La regola non sarà applicata per questa stagione, durante la quale i team possono continuare ad utilizzarle fino alla gara di Valencia. La Commissione ha voluto mettere la parola “fine” a questo breve (ma intenso) capitolo tecnico della MotoGP, nel quale la Casa di Borgo Panigale è stata pioniera; anche Yamaha sembra aver trovato qualche vantaggio da queste appendici, ma il resto delle case sembra non aver tratto alcun beneficio.

Un'altra novità riguarda le prove di rumorosità post-gara: per i primi 3 classificati di ogni corsa, non ci sarà più l’obbligo di test dei limiti acustici, salvo prove fatte a discrezione del direttore tecnico. Si precisa che dall’introduzione dei motori a 4 tempi, non ci sono mai state trasgressioni al limite acustico. 

MOTOGP 2016, ASSEN: LA CRONACA DELLA GARA, GIRO PER GIRO

La gara viene dichiarata bagnata, nonostante la pioggia non cade sul TT di Assen. Ai piloti sarà dunque permesso il cambio moto in ogni momento.

Eugene Laverty, durante il giro di piazzamento, è costretto ad abbandonare la propria moto alla Curva 5 a causa di un problema tecnico. Tranne Rossi e Redding che montano una Rain Hard al posteriore, gli altri piloti si schierano con una coppia di Rain Soft. Eugene Laverty inizia il warm up dalla pit lane

​Partenza: parte a cannone Redding, che si porta in testa alla prima curva, seguono Rossi e Dovi. Redding va largo, e il Dottore e Dovizioso ne approfittano, Redding si ritrova 7°. Aleix Espargaro è 3°, 4° Marquez, 5° Lorenzo, 6° Hernandez, 7° Pol Espargaro. Nelle ultime curve avvengono molti cambi di posizione

1/26: Rossi è al comando, segue il Dovi con 4 decimi di ritardo. Hernandez all’improvviso: è 3° davanti ad A. Espargaro e Marquez. Pedrosa è 6° davanti a Lorenzo, ma Iannone è incredibile: è 8°! 9° Espargaro, davanti alle due Pramac Ducati. I primi tre sono racchiusi in 6 decimi.

2/26: Giro veloce per Hernandez (1’52”835), che sorpassa il Dovi e si porta al secondo posto. Ma nel T3 il colombiano affonda il colpo su Rossi: è al primo posto! Yonny inizia a portare a 8 decimi il suo vantaggio su Rossi.

3/26: Altro giro veloce per Hernandez: 1’51”637! Ha 1,3 secondi di vantaggio su Rossi, il Dovi ha mezzo secondo dal Dottore. 4° Marquez, 5° Petrucci davanti a Iannone e Pedrosa. 8° Redding, 9° Miller, 10° A. Espargaro. Le Aprilia di Bautista e Bradl sono 11esima e 12esima. Disastro per Lorenzo e Viñales: sono 16° e 18°.

4/26: ancora giro veloce per Hernandez: 1’50”906! Ha addirittura 2,1 secondi di vantaggio su Rossi, che è seguito
attentamente dal Dovi. Petrux 4°, 5° Marquez, 6° Iannone. Nel T3 Iannone infila Marquez e si porta in top5: che rimonta!

5/26: Giro veloce per Danilo Petrucci: 1’49”864. Hernandez è ancora al comando, ancora con 2 secondi di vantaggio su Rossi e Dovi. Petrucci ha 3 secondi di ritardo dalla Ducati numero 04,

6/26: Ancora Petrucci giro veloce: 1’49”319, che porta a 2,6 il suo svantaggio da Dovizioso. Hernandez ancora saldamente al comando, gira molto più veloce del Dottore che lo insegue. Anche il Dovi è più veloce del Dottore

7/26: Petrucci ancora velocissimo: 1’48”837 è il nuovo tempo di riferimento. Da considerare il fatto che ci sono 4 Ducati nei primi 5 posti. Rossi porta a 2,4 secondi il suo ritardo da Hernandez, che sta leggermente abbassando il ritmo

8/26: Petrucci abbassa ancora l’asticella: 1’48”339 per il numero 9. Il Petrux ha 1,4 secondi di ritardo da Dovizioso (3°), mentre Hernandez ha 2,7 secondi su Rossi (2°). Cal Crutchlow, dopo una pessima partenza, si trova in ottava piazza, alle spalle di Redding (7°).

9/26: La pioggia, che si era inizialmente fermata, sembra essere ritornata. Hernandez ora può contare su 3,5 secondi di vantaggio sul Dottore. I tempi si sono alzati, il che è un evidente segnale che la pioggia sta giocando il suo ruolo in questa gara. Dovizioso ha 3 decimi da Rossi, mentre Petrucci ha solo 1 secondo dalla Ducati ufficiale. Attenzione: il Dovi trova lo spiraglio e infila Rossi, il Ducatista è 2°! Si segnala che Viñales è 14°, Lorenzo è 19°.

10/26: Hernandez sempre al comando, con 3,2 decimi su Dovizioso, Rossi ha già 1 secondo di ritardo sul Dovi. Petrucci, che ha la gomma Hard al posteriore, è 4° e ha 6 decimi di svantaggio da Rossi.

11/26: COLPO DI SCENA: Caduta per Yonny Hernandez! Un vero peccato per il sudamericano, che non può fare nulla se non risalire in sella e ritornare in pista. E così la leadership passa ad Andrea Dovizioso, che precede Rossi e Petrucci. Redding risale al 4° posto dopo aver passato Iannone, 6° Marc Marquez.  

12/26: Dovizioso al comando con 1,4 secondi di vantaggio su Rossi, che è raggiunto dal Petrux. Redding è 4° ma ha 4 secondi dal compagno di squadra. Hernandez rientra ai box e cambia moto.

13/26: Rossi inizia a guadagnare terreno su Dovizioso: ora 6 decimi li separano. Attenzione: caduta per Andrea Iannone! Un altro protagonista della gara se ne va. Intanto inizia la bagarre tra Rossi e Petrucci, Redding ringrazia: il suo gap si riduce a 1,8 secondi. Pedrosa nel frattempo infila Crutchlow per la sesta piazza

14/26: Petrucci trova lo spazio e infila Rossi. Top 10 composta da: Dovizioso, Petrucci, Rossi, Redding, Marquez, Pedrosa, Crutchlow, Miller, P. Espargaro e Bautista. Anche Redding infila Rossi, ma il Dottore nel T2 si riprende il 3° posto. Nel frattempo Pirro rientra ai box, e Hernandez cade ancora. Petrucci nel T3 trova il varco e infila Dovizioso: è in testa! ATTENZIONE BANDIERA ROSSA DOPO 14 GIRI. Le condizioni di gara non sono più sicure per continuare: ci sono troppe pozze d’acqua in pista.

La pit lane riapre alle 14,55 e si procede con la quick restart: ogni pilota avrà un solo meccanico che lo assiste in griglia. Le posizioni di partenza sono quelle del giro 14, ovvero: Dovizioso, Petrucci, Rossi, Redding, Pedrosa, Marquez, Crutchlow, Miller, Bautista, Bradl, P. Espargaro, Smith, Viñales, Rabat, A. Espargaro, Barbera, Iannone, Laverty, Lorenzo e Pirro. Out Hernandez.

Tutti scendono in pista con la gomma hard wet al posteriore, Miller invece ha la coppia di soft wet

​Partenza: partono bene Dovi e Rossi che rimangono 1° e 2°, Marquez risale al 3° posto. Petrucci è 4°, Miller è 5° davanti a Crutchlow. Miller infila anche Petrucci e si porta al 4° posto. Pedrosa cade, ma il pilota è ok; stessa sorte per Cal Crutchlow. Nel T3 Rossi infila Dovizioso e si porta al comando!

1/12: Rossi al comando con 444 millesimi di vantaggio su Dovizioso, con Marquez staccato di 5 decimi dal Ducatista. Miller è 4°, Petrucci è dietro di lui ma ha problemi alla moto: che sfortuna per il Petrux! Pol Espargaro è 5° davanti a Smith e Redding. Attenzione: caduta per il Dovi! Il poleman cade e butta via una gara quasi perfetta.

2/12: Giro veloce per Rossi (1’49”485), che è in testa e ha Marquez a 2,4 secondi di distanza. Miller sale in terza piazza, Pol Espargaro è 4°. Caduta anche per Bradley Smith. COLPO DI SCENA: Caduta per Valentino Rossi! La gara sta diventando come quella di Rio Hondo: bisogna solo rimanere in piedi

3/12: Marquez è in testa, ma ha alle sue spalle un impressionante Jack Miller! 3° posto per Pol Espargaro. Caduta anche per Aleix Espargaro: il pilota è ok. 4° Redding, 5° un inaspettato Bautista su Aprilia, 6° Iannone. Nell’ultima chicane, Miller trova il varco e infila Marquez: è in testa!

4/12: Miller al comando per la prima volta in MotoGP, ha già 340 millesimi di vantaggio su Marquez. Pol Espargaro segue a 3.7 secondi, mentre Redding si avvicina pericolosamente allo spagnolo. Nel T3 Miller ha 8 decimi di vantaggio su Marquez. Arriva anche la caduta di Tito Rabat, il pilota è ok.

5/12: Miller ha 1 secondo su Marquez, Pol Espargaro è 3° con 4 secondi dal pilota di Cervera. Polyccio però deve stare attento a Redding, che lo segue a 3 decimi. 5° Iannone, 6° Bautista, 7° Bradl, 8° Barbera, 9° Pirro, 10° Laverty, 11° Viñales, 12° Lorenzo, 13° Rabat, 14° Pedrosa. Da adesso, chiunque tagli il traguardo finisce a punti

6/12: Miler è ancora in testa, con 1 secondo di vantaggio su Marquez. Arriva la caduta di Pirro, fortunatamente sta bene.

7/12: Miller aumenta a 1,2 il vantaggio su Marquez, Pol Espargaro invece arranca: 6 secondi lo separano da Marquez. Intanto si fa accesa la battaglia tra Pol Espargaro e Scott Redding: i due sono stati acerrimi rivali in Moto2. Lorenzo è sempre 11° alle spalle di Viñales

8/12: 1,5 secondi separano le Honda di Miller e di Marquez, quando mancano ancora 4 giri. Pol Espargaro sta tenendo a bada Scott Redding alle sue spalle. Il circuito sta lentamente asciugandosi, e Miller è ancora più veloce: porta il suo margine su Marquez a 2,248 secondi

9/12: Posizioni ancora uguali per i 14 piloti in gara: Miller, Marquez, P.Espargaro, Redding, Iannone, Bautista, Barbera, Bradl, Laverty, Viñales, Lorenzo, Rabat, Pedrosa e Smith

10/12: Marquez è l’unico della top 4 a girare in 1’51”, gli altri girano in 1’50”. Redding trova lo spunto e riesce ad infilare Pol Espargaro per il 3° posto. Il vantaggio di Miller su Marquez è di 2,5 secondi. L’australiano ha la vittoria a portata di mano.

Ultimo Giro: Miller inizia il giro con 2,8 secondi di margine su Miller, nel frattempo Laverty infila Bradl per l’ottavo posto. Marquez sembra aver tirato i remi in barca, e non si prende più rischi del dovuto. Miller in questo ultimo giro ha la moto che sbacchetta da tutte le parti. Arriva la caduta di Bautista, un peccato per lo spagnolo! 

Bandiera a scacchi: storica vittoria di Miller, 2° Marquez, 3° Redding

Gara ad eliminazione: tanti "outsiders", i "big" affondano

Una gara assolutamente fuori dal normale quella della MotoGP, che ha visto come protagonisti degli outsider del tutto inaspettati. Il merito (o la colpa) di questo GP d’Olanda va alla pioggia. Nella prima parte di gara, Ducati è protagonista con Yonny Hernandez, Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Scott Redding in top 5. Rossi era l’unico pilota di una casa giapponese nella testa della corsa. Dopo la caduta di Yonny e il Dovi al comando, Ducati ha iniziato a sognare quella vittoria che manca da 6 anni. Ma la bandiera rossa interrompe le speranze dopo 14 giri.
 
La gara riprende sotto il segno di Dovizioso e Rossi, che nei primi due giri su 12 della seconda parte sono usciti di scena. Ma poi è stato un dominio Honda: prima Marquez, e con un Jack Miller a sorpresa, che ha tenuto un ritmo di gara assolutamente irraggiungibile. “Jackass”, con la Honda del Team MarcVDS, ottiene la prima vittoria in MotoGP: fino ad oggi, non aveva mai terminato al di sopra della decima piazza. Un pilota australiano non vinceva dal 2012, quando Stoner vinse (caso vuole) in Australia, mentre l’ultima vittoria di un team privato risale a 10 anni fa, con Toni Elias ad Estoril. Inoltre, Miller non vinceva una gara del Mondiale da Valencia 2014, anno in cui ha vinto il titolo Moto3. Alle sue spalle c’è Marc Marquez, che ancora una volta ha dimostrato quanto sia competitivo in qualsiasi condizione e in qualunque tracciato. Con Rossi out, Marquez consolida la sua leadership in campionato. Al 3° posto troviamo Scott Redding, che in entrambe le “tranche” di questa gara, è sempre stato tra i top riders. Redding ottiene così il suo secondo podio in MotoGP, la prima risale alla gara di Misano dello scorso anno. Ai piedi del podio c’è un rivale di vecchia data dell’inglese: si tratta di Pol Espargaro, che eguaglia il proprio miglior risultato in stagione. 5° posto per Andrea Iannone che, partito dall’ultima casella, è stato autore di una performance ottima ma non perfetta: caduto nella prima parte di gara, è stato "salvato" dalla bandiera rossa che, nel giro successivo, ha interrotto la corsa, ed è così potuto ripartire dalla terzultima casella. Solido 6° posto per Hector Barbera, che precede un’altra Ducati clienti, quella di Eugene Laverty. Stefan Bradl porta l’Aprilia del Team Gresini all’8° posto; il suo compagno di squadra Alvaro Bautista era 6° all’ultimo giro ma è incappato in una caduta che l’ha messo fuori gioco. Completano la top 10 Maverick Viñales e Jorge Lorenzo: i due ufficiali (rispettivamente di Suzuki e Yamaha) hanno sofferto molto a causa della pioggia. Per Jorge Lorenzo, la prima parte di gara è stata una performance da mettere nel dimenticatoio: era 19°, davanti a Pirro che si era rialzato dopo una caduta. Lorenzo conferma di non essere competitivo quando il meteo gioca brutti scherzi; ciononostante porta a casa punti preziosi per staccare in campionato il Dottore che invece torna a casa con uno 0. Rabat, Pedrosa e Smith concludono rispettivamente all'11°, 12° e 13° posto: tutti e tre sono incappati in una caduta nella seconda parte della corsa, rimettendosi però in sella hanno tagliato il traguardo e portato a casa punti preziosi per la classifica. Oltre a Rossi, Dovizioso e Bautista non terminano la corsa nemmeno Danilo Petrucci (problemi tecnici), Michele Pirro (ritirato), Aleix Espargaro e Cal Crutchlow (caduti); Yonny Hernandez invece non ha preso parte alla ripartenza.


Per vedere le repliche, controllate qui gli orari TV

MOTOGP 2016, ASSEN: CLASSIFICA GARA

MOTOGP 2016: CLASSIFICA GENERALE

POS. PILOTA MOTO NAZIONE PUNTI
1 Marc MARQUEZ Honda SPA 145
2 Jorge LORENZO Yamaha SPA 121
3 Valentino ROSSI Yamaha ITA 103
4 Dani PEDROSA Honda SPA 86
5 Maverick VIÑALES Suzuki SPA 79
6 Pol ESPARGARO Yamaha SPA 72
7 Hector BARBERA Ducati SPA 58
8 Andrea IANNONE Ducati ITA 52
9 Aleix ESPARGARO Suzuki SPA 49
10 Eugene LAVERTY Ducati IRL 48
11 Andrea DOVIZIOSO Ducati ITA 43
12 Stefan BRADL Aprilia GER 37
13 Jack MILLER Honda AUS 33
14 Scott Redding Ducati GBR 32
15 Bradley SMITH Yamaha GBR 32
16 Alvaro BAUTISTA Aprilia SPA 29
17 Danilo PETRUCCI Ducati ITA 24
18 Cal CRUTCHLOW Honda GBR 20
19 Michele PIRRO Ducati ITA 19
20 Esteve RABAT Honda SPA 18
21 Loris BAZ Ducati FRA 8
22 Yonny Hernandez Ducati COL 3
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