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Moto Guzzi Le Mans III “La Monica”

Nasce intorno al fanale posteriore di una Cadillac del 1959 e si presenta come una naked che riporta la mente al fascino dei veicoli del secolo scorso. La Moto Guzzi Le Mans III “La Monica” è una realizzazione dei francesi di “Dirty Seven Garage”

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Moto Guzzi Le Mans III special "La Monica" by Dirty Seven Garage

Ah, gli anni ’50, con le auto dal fascino spaziale, curve aerodinamiche, pinne esagerate, forme “a razzo”… Cadillac Eldorado e De Ville sono due delle auto più rappresentative di quell’epoca, con i loro vetri curvi, le pinne, le grandi cromature e i posteriori a "jet pod". Proprio quel fanale è stato l’idea alla base di “La Monica”, una Moto Guzzi Le Mans III del 1981 che i customizzatori francesi di “Dirty Seven Garage” hanno trasformato in una naked che riporta la mente al fascino dei veicoli del secolo scorso.

Il bicilindrico di 844 cc ha visto crescere la sua cilindrata fino a 1.000 cc ed è stata rivista tutta la parte elettronica. Successivamente, il motore ha ricevuto una verniciatura nera opaca con alette lucide e protezioni personalizzate dei vari carter. Anche i carburatori Dell’Orto da 36 mm hanno ricevuto una mano di nero, nel tentativo di mantenere più uniforme tutta la parte meccanica. Il serbatoio e il codino lasciano il metallo spazzolato a vista sui lati e al centro presentano una striscia nera. La vernice nera e il metallo a nudo contrastano con il rosso caramello, con cui è stato verniciato il telaio.

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Moto Guzzi Le Mans III special "La Monica" by Dirty Seven Garage

Aggiornata la ciclistica: all’anteriore troviamo una forcella a steli rovesciati di una Kawasaki Z1000, mentre i doppi ammortizzatori Bitubo al posteriore sono accoppiati ad un forcellone modificato per adattarsi a una gomma più ampia. La frenata è ora affidata ad un impianto Beringer, collegato a due dischi anteriori da 300 mm e a un disco posteriore da 265 mm tramite tubi in treccia e connettori in acciaio. La Monica riceve anche una nuova frizione idraulica.

Il pezzo forte di questa special è senza ombra di dubbio il suo posteriore, realizzato in acciaio, che ospita un set di fanali posteriori di una Cadillac del 1959, con tanto di cornici cromate. Al centro del codino troviamo una sella in pelle nera a coste con cuciture rosse a vista. Molto particolari anche i “fianchetti”, composti da una dozzina di tubi in acciaio inossidabile tagliati a “fetta di salame”, e i terminali di scarico, dal doppio beccuccio cromato.

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Moto Guzzi Le Mans III special "La Monica" by Dirty Seven Garage

La strumentazione di serie è stata sostituita con una Daytona da 80 mm e sui semi manubri Gilles Tooling troviamo nuove manopole Rizoma, specchietti bar-end e indicatori di direzione Kellermann. Completano la moto parafanghi home made in acciaio, cerchi Borrani da 18” con raggi in acciaio inossidabile, faro tondo da 175 mm, pedane Tomaselli, loghi Moto Guzzi incisi con acido sul serbatoio e una miriade di dettagli cromati.

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Moto Guzzi Le Mans III special "La Monica" by Dirty Seven Garage

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