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16 March 2017

Guzzi Griso Special dirt track: Lord of the bikes, puntata 3

Moto Guzzi Griso è una delle protagoniste della seconda serie di Lord of the bikes 2017, il programma TV sulle special. Nella terza puntata si sfidano i customizzatori di Café Racer Napoli e quelli di Officine Marmaid, per creare una moto da dirt track. Alla fine i giudici assegnano la vittoria a...

Una special da dirt track

Nella terza puntata di Lord of the bikes 2017, il format TV incentrato sul mondo della customizzazione, ai team rimasti in gara è stato chiesto assemblare una ruota a raggi partendo dai singoli componenti: cerchione, raggi e mozzo. Il primo team a comletare la prova è stato quello dei ragazzi di Officine Marmaid, che hanno avuto dunque un bonus di mille euro per la realizzazione della special, la possibilità di scegliere i loro sfidanti e la moto sulla quale lavorare. La scelta è ricaduta sui customizzatori di Café Racer Napoli e sulla Moto Guzzi Griso.
Ai due team è stato quindi chiesto di trasformare la Moto Guzzi Griso in una special da dirt race.
1/18 Le due special realizzate per la seconda puntata di Lord of the bikes 2017: a sinistra "Charlotte" di Café Racer Napoli, a destra "Scivolata sporca" di Officine Marmaid

Un unico tema, due moto dal carattere diverso

L'avantreno di Charlotte, la special da dirt track realizzata da Café Racer Napoli per la terza puntata di Lord of the bikes 2017
Dalla sfida sono nate due special molto diverse tra loro: "Scivolata Sporca" e "Charlotte" (qui le foto di entrambe). La prima è la moto realizzata dai milanesi di Officine Marmaid, una special grintosa e cattiva, nata per “surfare” sull’asfalto. Dalla Griso sono state eliminate tutte le parti non indispensabili, per la ricerca del minor peso possibile. Anche le sovrastrutture sono ridotte al minimo: carene, codone e protezioni laterali sono stati costruiti artigianalmente in alluminio. Il manubrio di serie è stato sostituito con uno da flat track e la strumentazione e il freno anteriore sono stati eliminati. L’avantreno è stato rimaneggiato per un controllo ottimale durante le derapate. Lo stile è minimalista ed essenziale, ma senza tralasciare i dettagli: ad esempio, la sella e le manopole sono realizzate artigianalmente in pelle.
Anche Charlotte rispecchia in pieno il tema dirt track: la moto è stata alleggerita da tutto il peso essenziale e tutto il superfluo è stato eliminato. Spariscono ad esempio la strumentazione, gli ammortizzatori posteriori e il freno anteriore. Il serbatoio è stato sostituito da uno nuovo, in grado di contenere solamente la benzina necessaria per coprire il miglio della gara da flat track. I cerchi sono da 19” e per poterli alloggiare sulla moto è stato allungato il forcellone. Molto particolare la livrea, con numerosi dettagli a scacchi e una piccola bolla sul codino contenente… il sangue di San Gennaro!
Alla fine, dopo una lunga riflessione, la giuria (composta da Filippo Barbacane, Paolo Sormani, Aryk e Gianfranco Guareschi) ha deciso che la moto vincitrice della terza puntata di Lord of the Bikes 2017 è Charlotte, la special di Café Racer Napoli!

Siete d’accordo con la loro scelta? Esprimete la vostra preferenza su “The Clan” e potrete vincere, ogni settimana, il kit lifestyle Moto Guzzi, composto da una felpa e da una T-shirt della collezione 2017. Inoltre, votando la vostra special preferita di ognuna delle puntate del programma, potrete candidarvi a vivere un giorno da Lord of the Bikes: una full immersion nel mondo della customizzazione presso l’officina che vincerà il titolo in questa seconda stagione. Cliccate qui per votare.

Qui sotto trovate i video con i dettagli di ognuna della special special in gara e un altri due filmati che ci permettono di conoscere i ragazzi che hanno creato le moto. Vi ricordiamo che la prossima puntata di Lord of the bikes andrà in onda domenica 19 marzo alle 22,50 su Sky Uno.

Moto Guzzi Griso Special “Charlotte”

Café Racer Napoli

Il nome che abbiamo scelto per la nostra moto è Charlotte, un circuito americano di Dirt Track in North Carolina. Gli elementi della moto che hanno sposato perfettamente il tema sono le sue caratteristiche tecniche. Charlotte ci emoziona come l’incontro di una bella donna. Il montaggio di una ruota da 19” posteriore ha richiesto l’allungamento del forcellone posteriore e un’asta di reazione più lunga di dodici mm ricavata dal pieno. Inoltre, abbiamo dovuto sistemare l’albero cardanico di trasmissione e costruire una flangia per montare il nuovo cerchio sulla coppia conica originale. Abbiamo risolto i diversi problemi incontrati con la nostra dotazione di macchine utensili come il tornio e la fresa e la nostra competenza nella meccanica.

Moto Guzzi Griso special “Scivolata Sporca”

Officine Mermaid

Il tema ci piaceva molto, possiamo dire che sia e capitato a puntino su di noi.
Noi arriviamo dalla cultura del Dirt Track e quindi per noi era una visione già aperta. Abbiamo fatto una moto molto “imperfetta”, perché è così che deve essere una moto da Dirt Track. Non è uno sport pulito, ma è una guida più sporca a contatto con la terra e il fango. Io dico sempre che la moto è brutta per dire che è bellissima. È una moto vissuta, quando la vedi non sembra una Griso nuova di pacca, appena uscita dalla fabbrica, ma una Griso che ha già girato 2 anni in pista. Una moto verniciata perfettamente sul Dirt Track non esiste. La moto da Dirt Track fa una gara sofferta. Volevamo mettere i cerchi da 19’’, necessari per fare una moto vera da Dirt Track, ma mettendoli la ruota avrebbe toccato il forcellone. Il regolamento non permetteva di modificare la struttura del telaio, quindi non abbiamo usato i cerchi da 19 ma una gomma che fosse il più simile possibile. Questa è la prima volta in 8 anni che mi metto in discussione confrontandomi con dei concorrenti, mostrando il nostro lavoro e facendolo valutare da una giuria.
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