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Melandri ha provato la Panigale R stradale. A Misano il debutto sulla "factory"

Marco Melandri in Ducati SBK: foto della prova in pista ad Adria con la Panigale R stradale. Il ravennate ha guidato per la prima volta la bicilindrica di Borgo Panigale in versione "street" in attesa del test ufficiale a Misano con la "Factory", il prossimo 22 agosto. Secondo Macio, dopo un anno di stop dalle corse, questa avventura in Ducati sarà diversa da quella in MotoGP

Ottimo inizio

Melandri non vede l’ora di tornare a correre. Ecco perché, già qualche giorno dopo l’ufficializzazione del suo arrivo in Ducati SBK nel 2017, il ravennate è andato ad Adria con il suo furgone e una Ducati 1199 Panigale R del parco stampa di Borgo Panigale per togliersi un po’ di ruggine di dosso. “Fantastica prima impressione con la Panigale R stradale!!”, ha twittato il 34enne dopo una sessione pomeridiana sotto il solleone di agosto (cliccate qui per la gallery). Per Melandri, si tratta del primo contatto con la bicilindrica Desmo, ma ben presto arriverà la prova della moto factory. L’appuntamento per il neo acquisto del team Aruba.it – Ducati è per lunedì 22 Agosto al Misano World Circuit, dove lo attenderanno l’ingegner Dall’Igna, i tecnici Ducati e… molte aspettative. “Sicuramente, so che ci sono tantissime aspettative" ha dichiarato Melandri. "Quando però hai tutto quello che ti serve per esprimerti al massimo, non mi pesa. È solo una motivazione in più, non vedo l'ora di iniziare. Sono certo che tanti si aspetteranno tanto da noi e sono pronto ad affrontare momenti non facili – sono consapevole che ce ne saranno – ma vedo tutto molto positivo". 

Per “Macio”, che è sotto i riflettori da diversi mesi, sarà immediato il confronto con chi la Panigale R la conosce come le proprie tasche, come Chaz Davies, Davide Giugliano o Michele Pirro. Proprio sul suo compagno di squadra, Melandri ha dichiarato: "Chaz è diversi anni che è sulla Ducati e credo sia sicuramente il riferimento su questa moto. Inoltre mi aspetto che le altre moto crescano per il prossimo anno, quindi non sarà facile. Con Chaz siamo già stati compagni di squadra nel 2013, andrà tutto bene. Io tendenzialmente sono uno che fa la sua strada, lui anche da quello che ho già avuto modo di vedere. L'importante è avere rispetto l'uno per l'altro, poi è normale che il tuo compagno di box è il primo rivale. Dal mio punto di vista è meglio avere uno veloce, almeno ti stimola ad essere sempre al top"

Marco Melandri, negli anni di Ducati in MotoGP, non ha ottenuto buoni risultati né ha trovato un ambiente ospitale. Ma, archiviato questo capitolo, nella sua nuova avventura firmata Ducati ci saranno persone completamente diverse. Melandri dice che il periodo lontano dalle gare "mi ha fatto riflettere, mi ha portato a migliorare i miei punti deboli e a capire ancora di più quanto abbia voglia di correre e di fare bene. Quest'inverno mi sono allenato molto con la moto da cross fino a qualche mese fa. Quando ho intravisto la possibilità di tornare in Superbike ho rallentato un po' la presa perché il rischio è sempre alto. Ho dato priorità alla bicicletta, sono sempre andato in palestra giusto per mantenere un minimo di fondo, e poi mi sono goduto la famiglia"Melandri mette sempre al primo posto l’aspetto umano di chi lo circonda, in quanto (stando alle sue affermazioni) la fiducia nelle persone che lavorano con il pilota ai box è fondamentale per trovare il giusto setting alla moto e, di conseguenza, essere competitivi e vincere.

Elemento fondamentale per spingere Melandri a scegliere Ducati è stata stata la presenza di Luigi Dall’Igna: nonostante Melandri sia approdato in Aprilia (prima SBK, poi MotoGP) proprio nel 2014, quindi nell'anno del passaggio del'ingegnere in Ducati, i due hanno avuto modo di parlare e, fin da subito, si è instaurato un clima di fiducia reciproca; rilevante anche la stima di Macio nei confronti di Serafino Foti, team manager de Team Aruba.it – Ducati, del quale ha dichiarato: "il team manager mi conosce bene perché ha lavorato con me un anno, quindi sa quello di cui ho bisogno per essere convinto al 100% e lavorare sempre al massimo delle mie possibilità" 
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