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23 May 2017

“Z900 senza Traction control? Voi e Kawa volete che ci facciamo male”

In occasione della prova della Kawasaki Z900 2017 abbiamo saputo dalla Casa che l'assenza del traction control è una precisa scelta filosofica, che al nostro tester non è nemmeno dispiaciuta. Ma un lettore non è affatto d'accordo...
1/27 Kawasaki Z900 2017: tra gli accessori previsti, l'adesivo para serbatoio (di serie sulle versioni Performance)

La... nuda di mezzo

Le tre colorazioni disponibili per la Kawasaki Z900 2017
Insieme alla “sorellina” Z650, la Kawasaki Z900 è una delle più attese e importanti novità Kawasaki per il 2017 (ma ci sono anche la Versys-X 300, la Ninja 650, la Z1000SX e la ZX-10RR, una delle protagoniste della comparativa maxisportive che trovate su Motociclismo di giugno). La nuda “di mezzo” tra la 650 e la 1000 è una moto che ha fatto discutere, non solo per il design come al solito molto caratteristico, ma soprattutto per l’assenza di dispositivi elettronici atti a tenere a bada un motore che ha pur sempre 125 CV. Ecco la e-mail inviataci da un lettore, in cui si parla proprio di questo, prendendo spunto da un nostro articolo.

“Sbagliando si impara, ma sbagliare in moto può significare cadere”

La Kawasaki Z900 2017 durante il test di Motociclismo
Caro direttore, sono un motociclista di 43 anni, votato in modo particolare alla sicurezza; guido una Hornet equipaggiata con ABS indossando – persino! - un giubbotto airbag. Ho letto con piacere la vostra prova della Kawasaki Z900, ma alcune cose mi hanno lasciato perplesso. In un box Kawasaki afferma di aver volontariamente evitato l’installazione del controllo di trazione per “dare al motociclista un’esperienza di guida pura, senza filtri (…) offrendo al pilota la possibilità di imparare a gestire l’erogazione”. Dal momento che si impara necessariamente sbagliando, e che “sbagliare” in moto può significare cadere o andare a sbattere e, in definitiva, morire, trovo francamente inaccettabile la scelta di Kawasaki: il prezzo da pagare in termini di rischio per il motociclista è troppo alto per ottenere in cambio un’esperienza “pura”. Youtube è pieno di video di ragazzi che sdraiano la moto a terra per perdita del posteriore: non è un’eventualità così rara sulle strade “normali”. Molto più sensato sarebbe stato installare il controllo di trazione escludibile. Così si salvano capra e cavoli. Ciò che mi ha lasciato ancor più perplesso è il commento di Aldo Ballerini (autore della prova, ndr): “(...) non c’è neppure il controllo di trazione. Se ne sente la mancanza? I progettisti dicono di no. Anche noi”.
Fabrizio Carenzi – email

Traction control non obbligatorio, ma se lo usano in MotoGP…

Caro Fabrizio, Aldo è un collega - oltre che un eccellente motociclista - che ha vissuto per professione e anche per passione l'epopea delle moto supersportive senza elettronica. Un po' gli mancano anche i carburatori, secondo noi (ecco una selezione dei suoi articoli più… caldi pubblicati sui siti di Motociclismo e SuperWheels, rivista di cui Ballerini è stato tester e poi direttore). Quando Motociclismo dà la parola a un suo giornalista o a una Casa, ovviamente non esiste la censura. Oltretutto il controllo di trazione, a differenza dell'ABS, non è obbligatorio per legge. Resta il fatto che la tua domanda è lecita: un Traction Control escludibile non andava bene lo stesso? E usare il Traction Control come fanno anche in MotoGP è davvero così... castrante?
Aldo Ballerini si diverte con la Kawasaki Z900 2017 durante il test di Motociclismo
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