"Per trovare il punto debole di questi sistemi di sicurezza ci siamo rivolti a un fabbro specializzato nell’apertura di qualsiasi serratura (Daniele Petruccelli di "Fabbro a Milano", il fabbro di riferimento per il tribunale di Milano in caso di esecuzioni giudiziarie). In prova abbiamo scelto 4 prodotti per ogni tipologia, scegliendo sempre il top di gamma. La pagella si compone di tre voci: resistenza, cioè il tempo necessario per forzare il dispositivo. Versatilità di aggancio: quanto semplice è chiuderli attorno a un palo. La trasportabilità tiene conto invece di peso e ingombro. I
l fabbro ha esaminato i prodotti e ha tentato di aprirli, via via con metodi sempre più invasivi. Per prima la prova di taglio con cesoie da cantiere, in due misure: le più grandi sono lunghe oltre un metro! Questo è il metodo più utilizzato dai ladri, veloce e silenzioso, ma è molto più efficace con le catene che con i lucchetti ad arco. Se la prova fallisce, il passo successivo prevede il taglio diretto con mola a disco (a batteria, che offre le stesse prestazioni di una collegata alla presa): prima di arrivare a questo, Daniele ha esaminato tutte le serrature, ha fatto qualche tentativo, ma è arrivato alla conclusione che ci vorrebbero attrezzature invasive e rumorose (come un trapano). Nel caso delle catene, abbiamo tagliato sia il lucchetto, sia le maglie della catena, per trovare il punto più debole, e cronometrato quanto tempo ci vuole per liberare completamente la ruota: i tagli da fare sono 2, sulla stessa maglia. Per i lucchetti ad “U”, discorso simile: lo scopo è liberare la ruota. Di solito servono due tagli, ma non sempre. I bloccadisco sono decisamente i più difficili da aprire: dopo aver rilevato l’intensità sonora a 30 metri di distanza (con un fonometro professionale), abbiamo cercato di “zittire” l’allarme, con martellate decise, cacciaviti e punteruoli, per raggiungere l’altoparlante. Poi, dopo aver tentato di tagliare il perno di chiusura, Daniele ha agito sul corpo principale, ed infine intorno sulla serratura, fino ad arrivare a quello che in gergo si chiama “scamiciatura”: liberare il cilindro di chiusura, rompendo la struttura del corpo principale che lo trattiene.
Qui sotto trovate il video riassunto della nostra prova, con i tempi di apertura di ogni sistema di sicurezza. Trovate la prova completa, con tutti i dati rilevati, i pregi e difetti di ogni sistema, il nostro commento, oltre a quello del vice commissario della Polizia locale di Torino Valerio Gualandi, e la classifica finale completa su Motociclismo di agosto, in edicola in questi giorni o disponibile in formato digitale sul nostro shop online.