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Ducati svela il Superquadro Mono, nuovo motore allo stato dell'arte!

Si tratta di un nuovo motore sviluppato da Ducati partendo dal bicilindrico che equipaggiava la Panigale 1299. 659 cc, circa 80 CV e un rapporto fra alesaggio e corsa piuttosto elevato, che ne sancisce il nome di "Superquadro". Ecco tutti i segreti, le foto e le caratteristiche del propulsore che probabilmente equipaggerà una Ducati Supermotard...

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Ducati presenta il nuovo motore monocilindrico che, con molta probabilità, andrà a equipaggiare una motardona senza dubbio adrenalinica. Disegnato partendo dal motore da 1.285 cc che veniva utilizzato sulla Panigale 1299, questo “mono” ne riprende il pistone, la conformazione della camera di combustione, le valvole di aspirazione in titanio da 46,8 mm di diametro, quelle di scarico in acciaio da 38,2 mm e il sistema di controllo desmodromico. La cilindrata è di 659 cc, ottenuta con un alesaggio di ben 116 mm e una corsa di soli 62,4 mm. Il risultato è un rapporto alesaggio/corsa davvero elevato, da qui il nome Superquadro Mono. Il rapporto di compressione è di 13,1:1. La potenza è di 77,5 CV a 9.750 giri, allungo fino a 10.250. La coppia è di 63 Nm a 8.000 giri. Se utilizzato con lo scarico Racing, però, Ducati dichiara che la cavalleria sale a 85. Per dare un riferimento, il KTM da 692,7 cc (alesaggio e corsa di 105x80 mm) eroga 74,8 CV a 8.000 giri.

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La distribuzione bialbero 4 valvole è azionata da un sistema misto ingranaggi/catena (di tipo silenzioso). Una sola candela. La testa è fissata direttamente sui carter motore pressofusi, che integrano la camicia acqua attorno alla canna del cilindro in alluminio. Due contralberi posti ai lati dell’albero motore non solo equilibrano il motore per contenere le vibrazioni, ma svolgono anche funzione di controllo delle pompe dell’acqua e dell’olio. La lubrificazione è a carter semi-secco. Il cambio a sei marce può essere dotato di quickshifter. I coperchi frizione, alternatore e testa sono realizzati per fusione in lega di magnesio. L’alimentazione è affidata a un singolo corpo farfallato con comando RbW a sezione ovale, dal diametro equivalente di 62 mm. Altri dati? Omologazione Euro5+, cambio olio a 15.000 km, controllo gioco valvole a 30.000. In configurazione racing con scarico Termignoni la potenza sale a quota 85 CV a 9.500 giri, mentre In versione depotenziata per patenti A2 è di 43,5 CV a 6.250 giri, con 5 kgm a 5.750 giri di coppia massima.

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• Motore monocilindrico verticale da 659 cm³

• Alesaggio x corsa 116 x 62,4 mm

• Rapporto di compressione 13,1:1

• Potenza massima 57 kW (77,5 CV) a 9.750 giri/minuto – 85 CV a 9.500 giri/minuto con scarico racing Termignoni

• Coppia massima 63 Nm (6,4 Kgm) a 8.050 giri/minuto – 6,8 Kgm con scarico racing Termignoni

• Canna del cilindro in alluminio

• Omologazione Euro 5+

• Distribuzione Desmodromica mista catena – ingranaggi con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Valvole aspirazione in titanio da 46,8 mm, valvole allo scarico di 38,2 mm.

• Albero motore asimmetrico montato su bronzine di banco a diametro differenziato

• Doppio contralbero di equilibratura con funzione di controllo delle pompe dell’acqua e dell’olio

• Frizione multidisco a bagno d’olio, asservita e con funzione antisaltellamento

• Lubrificazione a carter semi-secco con pompa di mandata e pompa di recupero

• Alimentazione con corpo farfallato a sezione ovale dal diametro equivalente di 62 mm

• Cambio a sei rapporti con possibilità di montare il Ducati Quick Shift (DQS) Up & Down

• Cambio olio fissato a 15.000 km

• Controllo ed eventuale registrazione del gioco valvole fissato a 30.000 km

Nelle scorse settimane vi avevamo mostrato degli scatti spia di una supermotard a marchio Ducati in stile Husqvarna 701, KTM 690 SMC e GASGAS SM 700, che potrebbe arrivare anche in versione enduro. Ciò che lasciava sorpresi era il motore, un inedito monocilindrico non presente nella gamma di propulsori di Brogo Panigale. Per questo avevamo fatto delle ipotesi, tra le quali quella che in Ducati avrebbero potuto prendere il motore delle "vecchie" Panigale e dimezzarlo. Così è stato!

Ora non ci resta che attendere l'arrivo della o delle moto, che potrebbe essere già tra pochi giorni ad Eicma!

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