Le special in salsa scrambler e dirt track spuntano come funghi, ma si somigliano un po’ tutte e spesso sono solo vecchie enduro scarnificate, usate per andare a prendere l’aperitivo in centro e nulla più. Non è questa l’impronta della Passocorto, splendido esempio della fantasia e dell’ingegno di
Roberto Totti, preparatore bolognese che non ha bisogno di presentazioni. Dalle café racer alle scrambler, dalle bobber alle streamliner fino alle endurance: non c’è stile che Roberto non abbia esplorato e reinterpretato. In quarant’anni di esperienza sui motori, e gli ultimi 25 dedicati esclusivamente alle special,
l’estroso e geniale artista delle due ruote ha esplorato ogni genere di customizzazione, realizzando esemplari unici di grande fascino estetico e contenuti tecnici di rilievo. Una delle sue ultime creature è proprio la Passocorto, che abbiamo potuto fotografare (
qui le immagini) e provare in un breve test nel parco di Monza in occasione di
The Reunion 2016. Nata su progetto del collezionista Stefano Possati, coniuga la tecnica italiana con lo stile USA. Cuore della Passocorto infatti è un raro motore
Ducati 750 GT con avviamento elettrico del 1974 (secondo i registri di Borgo Panigale ne sono state prodotte solo 660 unità). Telaio e ciclistica invece sono totalmente artigianali. Una sfida non indifferente. Lavorare con certe moto, quelle con un pedigree importante o costruite in un limitato numero di esemplari, è sempre un’incognita. Il rischio di rovinare un “pezzo” storico con una special banale è elevato. Ma dall’officina di Roberto Totti non è mai uscito nulla di convenzionale o dozzinale.