Statistiche web
26 November 2007

Comparativa scooter 125cc 2008

Uno indicativo per qualità ad ogni fascia di prezzo

La scelta dei 125




Circa 70 modelli a listino, una fetta di mercato in costante crescita negli ultimi 5 anni, e una decina di novità presentate solo negli ultimi mesi: il segmento degli scooter 125 sta vivendo un periodo fiorente. E per guidarvi nella scelta dello scooter che fa per voi, abbiamo cercato la risposta mettendo a confronto tre scooter che per prezzo e caratteristiche tecniche “toccassero” un po’ tutti gli argomenti del segmento: meglio a ruota bassa, media o alta? E poi vale davvero la pena di spendere fino a 4.000 euro per un top di gamma? Si parte dal SYM Symply 125 (cerchi da 12”)  che è la novità più economica in commercio; si arriva fino al lussuoso Yamaha X-City 125 (cerchi da 16”-15”) che accarezza il tetto dei 4.000 euro, e si torna un passo indietro con l’Honda PS125i (cerchi da 13”) che per prezzo e caratteristiche dinamiche si posiziona esattamente in mezzo ai due “estremi” del settore.

L'articolo completo su Motociclismo di dicembre

Sym





Il SYM è il classico scooter a buon mercato
. Ideale per chi non ha troppe pretese e vuole badare al risparmio senza comunque rinunciare alle doti minime di uno mezzo per l’utilizzo prettamente cittadino. Piace perché è compatto ed essenziale, per il singolo faro alogeno anteriore a forma di occhio da Ciclope, per i cerchi a 5 razze con spalla cromata, per il portapacchi di serie, per il mini cupolino che dona aggressività all’avantreno ed infine per l’antifurto meccanico azionabile tramite un pratico bottoncino posizionato nel vano sottosella. Il  prezzo davvero contenuto però è la causa di altrettanti punti deboli del nuovo Symply. Le plastiche sono fini e poco robuste. L’autonomia è ridotta a causa del piccolo serbatoio (solo 5,2 litri). La strumentazione non è illuminata ed è di scarsa fattura.

Honda





Honda
con i suoi abbinamenti di colori accesi si rivolge ai giovani, ma anche a donne in carriera che, magari, dopo aver portato il figlio a scuola, corrono in ufficio dribblando il traffico cittadino. Il frontale è caratterizzato da un’ampia presa d’aria, dal faro posizionato sul manubrio e dagli indicatori di direzione inglobati nelle plastiche. Quest’ultime sono robuste e ben assemblate. Ampia e leggibile la strumentazione, essenziale e completa si caratterizza per la comoda spia che segnala il momento in cui bisogna effettuare il cambio dell’olio. Spiccano il portapacchi di serie, il freno di stazionamento (lo si può inserire tirando fino a fondo corsa il comando del freno posteriore e contemporaneamente azionando l’apposita levetta) e le comode pedane estraibili per il passeggero. Si avverte però nelle soste più brevi la mancanza di un cavalletto laterale.

Yamaha





Yamaha
non bada a compromessi, è creata per chi vuole il massimo a qualunque costo. Per chi si vuole distinguere puntando su quel lusso a tratti sportiveggiante del nuovo X-city 125. Aggressivo e spigoloso il design. I gruppi ottici anteriori e posteriori sono sdoppiati. Sul tunnel centrale dalla doppia colorazione è posizionato il tappo del serbatoio raggiungibile aprendo uno sportellino con chiusura a scatto (così da poter rifornirsi senza scendere dal mezzo), il parabrezza fumè è di serie e riesce a deviare l’aria da spalle e casco. Al primo impatto colpiscono pure i raffinati cerchi a 12 razze e la strumentazione moderna, ricca e ben leggibile. Quest’ultima è l’unica dei tre scooter in prova ad affiancare ai classici riquadri analogici, anche uno display LCD (che segna, ora, ore di utilizzo, temperatura esterna, km totali e parziali).

In sella





In sella emergono le differenze più grosse
. Il SYM impressiona per le sue misure ridottissime (da cinquantino) che aggiunte all’esiguo ingombro laterale e ad al peso minimo, permettono di zigzagare con estrema facilità tra le auto in colonna. Prese le adeguate misure, Honda lo segue a ruota, rallentato solo se vengono aperte le pedaline del passeggero che sporgono notevolmente dallo scooter. Yamaha rimane indietro. Peso, piano di seduta infossato e misure abbondanti diminuiscono l’agilità del mezzo. L’X-City si prende però una bella rivincita quando il traffico diventa più scorrevole. Le poche curve presenti nelle nostre città e le rotonde diventano luogo di divertimento assoluto, complice la rigidità del telaio che abbinato a sospensioni tarate in maniera ottimale, permettono di affrontare le curve con facilità e sicurezza. Più incerta la discesa in piega del PS125i causata dal baricentro e dal piano di seduta alto da terra. In queste situazioni invece il Symply diventa un po’ ballerino e sensibile alle asperità dell’asfalto a causa del suo avantreno leggero. Al semaforo i tre scooter partono allineati, il SYM compensa le ridotte prestazioni del proprio propulsore (solo 5,87 CV) con il suo vero punto forte: il peso (solo 104 kg). Honda ha lo spunto migliore. Yamaha rallentata nei primi metri a causa del peso, si rifà in allungo con i suoi 10,43 CV. Per quanto riguarda la frenata, Honda e Yamaha sono allineate. Quella del PS125i risulta di facile utilizzo anche grazie all’efficace sistema integrale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA