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05 February 2013

BMW R 1200 GS: “con quella potenza, serviva un telaio nuovo”

Il project manager della nuova R 1200 GS ci ha spiegato i punti cardini di questa nuova moto e ha risposto ai dubbi di Motociclismo dopo il primo test

Bmw r 1200 gs: “con quella potenza, serviva un telaio nuovo”

 

Ultimo capitolo degli approfondimenti e delle interviste a chi la nuova BMW R 1200 GS l’ha progettata. Il motore, il design ed ora il progetto globale che ha portato molte novità nell’endurona tedesca. A spiegarcele, Antonius Ruhe, manager del progetto R 1200 GS.

 

Dopo aver dimostrato che senza telaio si possono fare grandi moto, anche la GS cede al richiamo di una struttura più convenzionale…

“Il netto aumento di prestazioni e il maggiore grip delle gomme richiedono una struttura più rigida per avere più stabilità, più precisione e più sicurezza. A questo abbiamo aggiunto un forcellone 50 mm più lungo che si era reso necessario per scaricare a terra tutta questa potenza”.

A noi sembra che la maggiore rigidezza della zona anteriore e la minore escursione della sospensione sembrano aver dato pochi benefici sulle piccole sconnessioni in rapida successione in situazione off road

“Faremo una verifica”.

Siete intervenuti anche sulla distribuzione dei pesi e sulle quote ciclistiche: non è  troppa carne al fuoco quando si parte da un progetto quasi perfetto?

Appunto, era quasi perfetto. E quindi perfettibile: non solo abbiamo trovato il modo di migliorare in off road nonostante l’impiego di una gomma più larga, ma abbiamo ottenuto anche una GS complessivamente più facile, più equilibrata, più maneggevole. Il segreto? Forse la posizione del serbatoio: adesso ci garantisce una distribuzione dei pesi ottimale - cioè del 50% all’anteriore e al posteriore - sia col pieno sia in riserva di carburante; sulla vecchia GS l’equilibrio perfetto si verificava solo col pieno di benzina”.

Ci tolga una curiosità: perché gli steli della sospensione anteriore hanno un diametro minore?

“In questo modo si riducono gli attriti da scorrimento e il minore ingombro garantisce un angolo sterzo di ben 42°: è un dato in linea col precedente modello e rimane il record della categoria maxienduro”.

La sospensione anteriore e la posteriore semiattive sono della Sachs: in cosa differiscono da quelle della Multistrada?

“Non conosco quelle che monta la Ducati”.

 

 

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