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Bimota BB3 test: quasi una SBK, ma più facile del previsto

Fortissima in pista - con Badovini e Iddon - ha il motore della BMW S 1000 RR (200 CV) e una ciclistica da Superbike. Fatta a mano nell'atelier riminese, la trovate nei concessionari a 40mila euro. L’abbiamo testata tra i cordoli e ci ha sorpreso!

Bimota bb3 test: quasi una sbk, ma più facile del previsto

Pista nuova  - Tazio Nuvolari - Bimota nuova. È la BB3, ultima nata dell'atelier riminese, e già sul podio della Superbike (categoria EVO, con Ayrton Badovini e Christian Iddon, anche se poi nelle classifiche non compare perché le Bimota corrono con una deroga regolamentare mentre ancora sono in attesa di omologazione). La tecnica è quella delle ultime sportive Bimota: telaio a traliccio in tubi d'acciaio chiuso su piastre d'alluminio, componentistica al top. E, ovviamente, non manca l'imprinting della Casa: sulla moto non c'è alcun pezzo in fusione o stampato, ma tutto è ricavato dal pieno (guardate la gallery), compreso il forcellone, una vera opera d'arte ottenuta da un blocco di ben 90 kg! L'opera è poi completata da componentistica di eccellente qualità: sospensioni Öhlins, pinze Brembo monoblocco, cerchi OZ forgiati, scarico Arrow in carbonio (per qualche dato in più cliccate qui). 

 

DUECENTO CV

Il motore è quello della BMW S 1000 RR, accreditato però di ben 200 CV a 13.000 giri. Non ci sono modifiche né al motore stesso (cambia solo lo scarico, mentre l'air-box è quello originale: tanto basta a guadagnare 7 CV rispetto alla tedesca), né all'elettronica, che è quella della RR, mappe e controlli compresi. Quindi: ride by wire, tre mappe, controllo di trazione, antiwheeling e ABS. Di serie c'è pure il cambio elettroassistito. 

 

QUASI LA SUPERBIKE

Il bello di questa Bimota è che con 40.000 euro (prezzo chiavi in mano) ti porti a casa una moto da competizione, poiché i tecnici hanno dichiarato che tra le due versioni - serie e SBK - la differenza è minima. Nella sostanza non cambiamo infatti le quote, l'assetto, ma ci sono solo molle più dure, il telaio e il forcellone sono gli stessi. Nonostante questa vicinanza con la moto da gara - che poterebbe far temere una BB3 ostica e nervosa - possiamo dire che una delle cose che ci ha colpito di più della nuova Bimota è proprio la facilità della guida. 

 

UN BEL PASSO AVANTI

Facilità della guida: spieghiamo. La BB3 non è certo la moto giusta per muovere i primi passi. Il motore basta, avanza e avanza ancora, ma va rimarcato il grande passo avanti compiuto dalle moto riminesi. Le ultime realizzazioni non brillavano certo per feeling immediato in sella e intuitività, erano fatte per piloti esperti, pronte per essere spremute in pista. Impostate in modo così estremo da essere efficacissime tra i cordoli, ma anche ostiche su strada. La nuova superbike, invece, è di tutta un'altra pasta (buona). Questo è un argomento importante, una svolta notevole per la filosofia aziendale, che riguarda anche gli altri modelli e che approfondiremo nelle pagine di Motociclismo. 

 

SEMBRA STRANO MA È FACILE 

La BB3, sebbene ci sia stato possibile guidarla solo in circuito, l'abbiamo scoperta infatti immediatamente intuitiva, fin dalla prima curva. È agile, bilanciata nell'assetto e nelle reazioni, scende in piega morbida ma veloce, e l'avantreno trasmette tanta sicurezza. Le sospensioni - appena ritoccate dalla regolazione standard per assecondare la guida in pista - lavorano bene, sia in frenata che in accelerazione, senza essere né troppo morbide né troppo sostenute. Assorbono bene le asperità, senza causare scompensi, e assicurando anche un buon comfort, considerando l'indole sportiva. 

 

PER LE PRESTAZIONI SERVE UN PILOTA

E poi c'è il mitico quattro cilindri BMW: è il solito, straordinario, perfetto motore da gara addomesticato (ottimamente gestito) dall'elettronica. Risponde preciso all'acceleratore, senza ritardi né on-off, spinge forte fin da subito e poi esplode in tutta la sua energia fino alla zona rossa, dalla quale si esce in un attimo grazie al cambio elettroassistito. Il tutto sotto l'irrinunciabile controllo della centralina (affiancata dalla piattaforma inerziale), una mano santa, che ha tenuto a bada impennate e scodate, queste ultime dovute al nubifragio che ha sporcato la pista durante la notte. 

 

TAZIO NUVOLARI

Già, la pista. È dedicata a Tazio Nuvolari, e sta a Cervesina, in provincia di Pavia (www.circuitotazionuvolari.it). Ci è proprio piaciuta. Un buon rettilineo che chiude su un curvone ampio, e poi un tratto misto che non ti molla un attimo. Ti lascia divertire senza troppo stress, poiché le velocità sono contenute. È un ottimo circuito, insomma, non da Mondiale ma perfetto per una bella giornata con gli amici.

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