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“Amatrice c’è!”: un weekend di moto e commozione

Motoraduno con tendata ad Amatrice: centinaia di motociclisti da tutta Italia si sono ritrovati sulle rive del Lago Scandarello per testimoniare vicinanza a una terra che ha dato loro tanto. Accoglienza calorosa da parte del sindaco, Pirozzi, e del suo staff; molto commovente la fiaccolata, culminata al monumento dei caduti
Il motoraduno con tendata ad Amatrice: la mattina della domenica (18 giugno) sulle rive del Lago Scandarello

Per il nostro raduno ad Amatrice, il TG1 dà voce ai motociclisti

Amatrice c’è, ma ci sono anche i motociclisti. Ci sono dal primo istante in cui la terra ha tremato. Perché il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, in cui il paese è inserito, è uno dei più belli d’Italia, per paesaggi e strade. E il “borgo delle cento chiese”, famoso per un piatto diventato monumento della gastronomia nazionale, è sempre stata una tappa obbligata per tutti noi che amiamo “avvitarci” sugli Appennini.
Il nostro evento, organizzato nel weekend del 17-18 giugno, in collaborazione col Moto club Patitori, da sempre impegnato in attività benefiche, non è stato altro che l’occasione per molti di ricambiare anni di felici scorrazzate nel Reatino. “Amatrice è un po’ nostra” è la risposta ricorrente e orgogliosa data dai più alla domanda “Perché sei venuto?”. A proposito: state connessi, a breve pubblicheremo la gallery con le foto dei momenti più belli e quella con le immagini "UomoMezzo" dei partecipanti. Poi non perdetevi il docufilm, che verrà preceduto da un'anteprima sui nostri canali web e social. Su Motociclismo di agosto, poi, un ampio servizio con ii report approfondito di un weekend davvero unico!

“Amatrice c’è” è stato un evento di grande successo, significato e risonanza, cosa che non è sfuggita ai media: ne hanno parlato anche i TG nazionali. Cliccate qui per vedere il servizio andato in onda durante il TG1 delle 20 del 17 giugno.

C’è chi ha scelto di piantare il proprio igloo sulle rive del Lago di Scandarello (una location fantastica, poco conosciuta, a 14 km da Amatrice) e chi ha optato per alloggiare in uno degli alberghi che, faticosamente ma tenacemente, stanno cercando di ripartire.
Nel pomeriggio del sabato i traveller presenti (500) si sono divisi fra tour stradale (che ha toccato le Gole del Velino, Passo delle Cappannelle, Lago di Campotosto) e tour in fuoristrada (che ha attraversato i meravigliosi Pantani di Accumoli) guidati dallo staff di Motociclismo e da una ventina di rappresentanti del Moto Club nazionale dei Vigili del Fuoco.

Festa indimenticabile

Il motoraduno con tendata ad Amatrice: il momento in cui Paola Verani, di Motociclismo, consegna al sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, il "Libro delle dediche" e la T-shirt dell'evento. Insieme a loro anche alcuni rappresentanti del moto club "Patitori", che ci hanno dato una grossa mano nell'organizzazione dell'evento
Alle 18.30 gran ritrovo presso il Villaggio Lo Scoiattolo per stringere in un abbraccio simbolico (ma neanche troppo) il sindaco Sergio Pirozzi, che ha manifestato grande affetto verso i motociclisti: ci ha ammoniti tutti a viaggiare in sicurezza e ci ha invitato a continuare a percorrere le strade che si annodano intorno ad Amatrice. Al primo cittadino abbiamo consegnato il “Libro delle dediche” che i traveller già dal pomeriggio del venerdì hanno riempito con frasi dense di commozione. La serata è proseguita poi con una vera e propria festa a cui, con nostro gran piacere, hanno preso parte molti amatriciani: musica dal vivo, asta benefica, grandi piatti di gricia e cartocci di fritti. Con noi anche una delegazione dell’Associazione Casa delle donne di Amatrice e frazioni, progetto capitanato da Sonia Mascioli, che ha l’obiettivo di creare uno spazio dedicato alle donne accomunate dall’aver vissuto la tragica esperienza del terremoto e dove si organizzeranno laboratori di artigianato, tessitura, feltro, ceramica, cucina e bigiotteria, per creare competenze.
Alle 22.30 tutti in sella per la “motofiaccolata”: la meta era il COC, il Centro Operativo Comunale, nato per coordinare il lavoro di Esercito, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, dove si trova il monumento dei caduti, davanti al quale abbiamo lasciato un cuscino di fiori e ci siamo raccolti in alcuni minuti di toccante silenzio.
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