Test Suzuki GSX-R 600 2008
Il motore spinge bene già dai medi regimi. Ti fa uscire con vigore dalle curve. Allunga rapidamente fino a 16.000 giri indicati.
Estetica, comfort, prezzo
Già guardandola si capisce che ad Hamamatsu ci hanno lavorato. Nuovo il
frontale, piacevole e con un gruppo ottico molto personale, e bello il
codino snello e filante. In sella, nonostante le dimensioni della moto
non certo abbondanti, si trovano a proprio agio anche i piloti più alti.
Ciò è possibile grazie alla corretta relazione tra seduta, manubrio e pedane,
con queste ultime che possono essere regolate per una migliore
personalizzazione.
Sarà dai concessionari in tre colorazioni, bianca, nera e nel classico
bianco/blu Suzuki dall’inizio di marzo ad un prezzo di 10.200 €.
Motore
Sottopelle le novità non mancano. Le modifiche di maggior rilievo hanno
riguardato il motore. È aumentato il rapporto di compressione e nuovo è
pure l’impianto di alimentazione con doppi iniettori e doppie farfalle.
Anche l’impianto di scarico è stato modificato, con collettori di minor
diametro e valvola parzializzatrice. Tutto questo alla ricerca di maggior
coppia ai bassi e medi regimi, senza penalizzare la potenza massima.
Affinata pure la gestione elettronica. Adesso si dispone di tre mappe
selezionabili
attraverso due tasti posti sul blocchetto elettrico destro. La mappa A
garantisce le massime prestazioni, mentre la B e la C addolciscono via
via la risposta del propulsore e limitano la potenza. Tornano utili soprattutto
sotto la pioggia e in condizioni di scarsa aderenza.
Ciclistica
Per la ciclistica i tecnici Suzuki hanno adottato l’ammortizzatore di
sterzo a controllo elettronico già visto sulla mille e nuove ruote più
rigide e leggere. Nuove anche le pinze dei freni, anch’esse irrigidite.
In pista
Le vibrazioni sono molto ridotte e le carenature offrono una protezione
aerodinamica discreta. In pista la GSXR 600 2008 tira fuori il meglio di
se.. Le curve veloci vengono affrontate senza problemi, con l’avantreno
sempre molto stabile e preciso. Anche nel misto più stretto si gode di
ingressi in curva rapidi e di un’ottima trazione in uscita. Solo nei cambi
di direzione più veloci la moto sembra opporre una certa resistenza, richiedendo
un impegno fisico maggiore rispetto alle concorrenti.
Il motore spinge bene già dai medi regimi, permettendo di uscire con vigore
dalle curve e allunga rapidamente fino a 16.000 giri indicati. Sfruttando
la migliore erogazione ai medi rispetto al passato si può usare spesso
una marcia più lunga risparmiandosi qualche cambiata. Così i rettilinei
finiscono in fretta e quando si chiama in causa il doppio disco anteriore
ci sono di nuovo buone notizie.
Onboard camera
IN SELLA CON IL TESTER
[$EmbedVideo ID:="Y4eVMkzYZFk";
$]
Freni
I freni sono potenti e per nulla bruschi nell’intervento. Permettono,
quindi, di modulare al meglio la frenata. Merito della pompa radiale e
delle nuove pinze con pistoncini di diverso diametro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA