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29 September 2008

Test: Harley-Davidson Touring 2009

Le moto da turismo della Casa di Milwaukee nell’offerta per l’anno prossimo non cambiano molto esteticamente, ma sono state completamente riviste nella ciclistica. Il telaio è tutto nuovo e le sospensioni hanno una diversa taratura. Le abbiamo testate durante l’European Rally HOG a Sirmione (BS). Si sono dimostrate nettamente superiori ai modelli precedenti.

Test: harley-davidson touring 2009





Se la forma rimane immutata, cambia, e di parecchio, la sostanza: per il 2009 le Harley-Davidson della gamma Touring sono equipaggiate con un telaio totalmente nuovo, realizzato con il più avanzato processo di saldatura robotizzata, che garantisce una rigidità superiore del 20% rispetto all’attuale. Ma le novità si estendono anche all’adozione di un forcellone con bracci a sezione variabile in due pezzi e di nuovi attacchi elastici del motore al telaio per maggiore comfort di marcia. Nuovi anche i cerchi, con l’anteriore portato al diametro di 17” – eccetto che per la Road King Classic che mantiene la misura di 16” – e il pneumatico posteriore della sezione di 180/65. Invariate le quote di ciclistica per avancorsa e inclinazione del cannotto di sterzo. Le sospensioni sono state ritarate per adeguarsi alle esigenze dei nuovi telaio, cerchi e pneumatici.
Il primo contatto, avvenuto durante l’European Rally HOG a Sirmione (BS), sul Lago di Garda, ha evidenziato un netto miglioramento dinamico dei modelli in esame. La maggiore rigidità complessiva rende le grosse Harley – su tutte l’ammiraglia Electra Glide Ultra Classic che supera abbondantemente i 400 kg di peso in ordine di marcia – decisamente più reattive nei cambi di direzione ma soprattutto più precise nell’impostazione della traiettoria. Anche le curve di maggiore raggio affrontate a velocità sostenuta non mettono in crisi la ciclistica; il cerchio anteriore di maggiore diametro aumenta direzionalità e maneggevolezza, mentre il pneumatico posteriore di maggiore sezione garantisce appoggio più sicuro in curva. Migliora anche l’accelerazione, grazie alla corona posteriore da 68 denti in luogo dell’attuale da 66.
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