Test BMW R 1200 GS
Tante migliorie tecniche le danno grinta e facilità di guida.
Come va
La BMW R 1200 GS 2008 si presenta con
piccole modifiche all’estetica, ma con tante migliorie sostanziose: 5
CV in più per il motore, nuovo cambio, rapporti più corti ed ESA come optional.
In vendita da gennaio, al prezzo di 13.900 euro per la GS e 15.100 euro
per la Adventure. La potenza del motore boxer da 1.170 cc è cresciuta da
100 a105 CV. Crescono anche i giri che ora raggiungono quota 8.000. Il
rapporto finale della trasmissione cardanica è stato accorciato da 2,91
a 2,82, per ottenere una maggior prontezza ai regimi madio-bassi. La coppia
massima è cresciuta da 10 a 10,5 kgm (rilevati alla ruota). Fra gli optional
è ora disponibile l’ESA, il controllo elettronico delle sospensioni.
Saliti
in sella sia ha la sensazione che la R1200 GS offra una posizione più
confortevole
per le braccia, grazie al nuovo manubrio regolabile su due posizioni. Piacciono
i paramani, di serie solo sulla Adventure, che proteggono a dovere, senza
compromettere l’estetica della moto. La R 1200 GS stupisce per la
maneggevolezza
e la facilità, tanto che, grazie anche ad un raggio di sterzo estremamente
contenuto, si riescono a compiere manovre estreme senza dover mettere i
piedi a terra. L’incremento di potenza ha dato alla GS maggior grinta,
sfruttabile fino al massimo dei giri, ed un’erogazione sempre regolare,
ma migliorabile quando si riapre il gas partendo dai bassi regimi. In questo
caso l’erogazione diventa meno regolare. La frizione è morbida e
modulabile.
Gli innesti del cambio sono precisi, fluidi e silenziosi. L’avantreno
è intuitivo e la stabilità sempre buona.
Sospensioni regolabili
Il sistema ESA è una novità assoluta su una enduro. Permette di scegliere
fra due modalità di utilizzo: stradale ed off road, che offrono, a loro
volta, una serie di combinazioni. Inoltre con l’ESA si agisce anche sulla
taratura delle sospensioni. La modalità stradale consente di scegliere
l’adattamento della ciclistica in base al carico della moto: “solo
pilota”,
“pilota con bagaglio” e “pilota con passeggero”. Queste
sono combinabili
con altrettante tarature: “Sport”, “Normal” e
“Comfort”. La modalità
off road consente di scegliere fra due diverse configurazioni: la prima
aumenta il precarico sia del telelever, sia del paralever. Si adatta bene
al fuoristrada tanto lento quanto veloce, ma senza grosse buche o dislivelli.
Per affrontare, invece, terreni impervi si può selezionare la modalità
“hard” che aumenta di molto il precarico delle sospensioni, con un
netto
incremento dell’altezza della moto da terra. Molto efficace conto il
pattinamento
il controllo di trazione ASC. Questo è escludibile con un tasto, come per
l’ABS, il cui utilizzo è sconsigliabile in fuoristrada, poiché allunga
di molto gli spazi d’arresto. Difficile, invece, farne a meno su strada,
dove pecca solo ne causare reazioni troppo violente al posteriore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA