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Test: Axy Gulp 200

La Casa cinese ha presentato un nuovo scooter 200 dal prezzo super economico: 2.450 euro, chiavi in mano. Certo le plastiche lasciano un po’ desiderare, ma le prestazioni sono buone.

Test: axy gulp 200





Il nome Gulp potrebbe far pensare ad un mezzo dedicato al pubblico giovane, con un design fresco e accattivante. Il ruota alta cinese sfoggia invece linee classiche e convenzionali, al limite del “già visto”. Il punto di forza del Gulp è sicuramente il prezzo: 2.450 euro, chiavi in mano, una cifra bassa, anzi bassissima per uno scooter di 200 cc. Purtroppo le plastiche di carrozzeria, retroscudo e plancia non sono perfettamente accoppiate. Una volta in sella la musica cambia, e le buone doti dinamiche dello scooter Axy vengono a galla. Pensato per la città, il Gulp è agile, compatto e leggero. Il manubrio, forse un po’ basso ma largo il giusto, restituisce una buona sensazione di controllo senza mai interferire con le ginocchia. La forcella, pur tarata sul morbido, non affonda troppo in frenata e assorbe con efficacia pavè e tombini; anche il doppio ammortizzatore posteriore è un compromesso tra comfort e precisione di guida. I freni sono adeguati al peso dello scooter: il disco anteriore è potente e modulabile, ma va strizzato a fondo, mentre quello posteriore va dosato con attenzione perchè provoca il bloccaggio della ruota. La stabilità in rettilineo è buona, come anche il comportamento in curva, dove la tendenza ad allargare la traiettoria impostata è quasi inesistente. Il monocilindrico di 176 cc, raffreddato ad aria e alimentato a carburatore, è pronto nello scatto da fermo, ma si è rivelato un po’pigro nell’allungo e lento nel raggiungere la velocità massima. Il Gulp 200 è già disponibile nei concessionari in due colori: argento e antracite.
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