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Test Aprilia Shiver 2010: nel guidato, si riconferma un riferimento per la categoria

La Shiver è stata rivista con un’estetica più sportiva e con piccoli aggiornamenti della ciclistica. Il motore soddisfa nella guida sportiva. L’erogazione è fluidissima.

CICLISTICA

Antibes (FRANCIA) 29 aprile 2010CICLISTICA La Shiver si rinnova con un’estetica più sportiva, caratterizzata da un cupolino dal design affilato, dalla tinta rosso-nera del telaio e dalle grafiche inedite delle sovrastrutture. Diversa è anche l’ergonomia: le pedane sono state arretrate e rialzate, il manubrio avanzato di 5°, la sella abbassata di 5 mm e snellita in senso laterale di ben 5 cm. La larghezza del canale del cerchio posteriore si riduce dai precedenti 6” a 5,5”. Di conseguenza, il pneumatico da 180 mm assume un diverso profilo, che si traduce in una maggiore maneggevolezza. Sono state fatte solo modifiche di dettaglio ai freni: i dischi hanno ora un profilo a margherita e sia le pinze, sia la pompa freno anteriore hanno pistoncini di diametro maggiorato.

MOTORE

MOTORE Resta identico il bicilindrico a V di 90° con acceleratore elettronico di tipo Ride by Wire trimappa (Rain, Touring e Sport), capace di erogare una potenza massima di 95 CV a 9.000 giri e una coppia di 8,5 kgm a 7.000 giri.

TEST

TEST La posizione di guida è estremamente naturale, il serbatoio, che a vedersi pare ingombrante, è in realtà ben stretto tra le gambe e la sella bassa permette di poggiare con sicurezza i piedi a terra a chiunque e in ogni situazione. Le vibrazioni sono pressoché inesistenti: solo agli alti regimi si avvertono appena sulle pedane. Nel guidato, la Shiver si riconferma un riferimento per la categoria. Il motore ha potenza sufficiente a soddisfare anche l’utilizzo sportivo e, in modalità Touring così come in quella Sport, l’erogazione è fluidissima. La schiena corposa permette di uscire dalle curve con un filo di gas e, già dai 2.500 giri indicati, il bicilindrico accetta la piena apertura del gas. La nuova impostazione di guida permette di caricare maggiormente il peso sull’anteriore e migliora le sensazioni e la fiducia trasmesse dall’avantreno, mentre le pedane rialzate ed arretrate garantiscono una maggior luce a terra in piega. La ciclistica ci è parsa molto a punto: le sospensioni hanno una taratura piuttosto sostenuta che asseconda bene la guida sportiva, pur senza sacrificare eccessivamente il comfort, e i freni sono potenti e modulabili. Noi abbiamo testato la versione con ABS, che ci è piaciuto per l’efficacia ma che avremmo preferito meno tardivo nell’intervento sull’anteriore.

PREZZI E DISPONIBILITÀ

PREZZI E DISPONIBILITÀ Il modello base della Shiver costa 8.190 euro. Per avere la versione equipaggiata con l’ABS bisogna spendere 400 euro in più.

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