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02 September 2008

Tempi duri per i motociclisti

Non bastava il vecchio autovelox che per mal che andasse vi scattava una fotografia e ve la spediva a casa con annessi e connessi (punti e bollettino postale), la tecnologia fa passi da gigante: oggi l’autovelox vi insegue a bordo di un elicottero. È l’ultima trovata della polizia inglese, che nell’Essex ha deciso di reprimere in modo duro le infrazioni ai codici della strada commesse dai motociclisti.

Tempi duri per i motociclisti


LONDRA 2 settembre 2008 – Mentre nella “City” britannica le associazioni di categoria e la stampa del settore moto combattono per convincere il sindaco Boris Johnson ad aprire anche alle moto le corsie riservate ai mezzi pubblici, più a nord, nella contea dell’Essex, la considerazione dei motociclisti sembra andare di male in peggio. Ritenuti i principali responsabili delle infrazioni al codice della strada, in particolare per quel che riguarda l’eccesso di velocità, saranno braccati come in un telefilm (americano però, non inglese) da un elicottero dotato di autovelox, appositamente progettato. Il costo dell’operazione di sicuro non contribuirà a rendere più popolari i motociclisti agli occhi dei contribuanti della contea inglese, che dovranno sborsare la bellezza di 1.000 sterline all’ora per far viaggiare l’inquietante – almeno per il motociclista inseguito – “volatile”. L’assessore par il traffico della contea, Adam Pipe, commenta così l’iniziativa: “Il nostro obiettivo rimane quello di diminuire il numero degli incidenti stradali ed in questo modo c’è la probabilità che diventi il piccolo il numero dei motociclisti che continueranno ad utilizzare le strade dell’Essex in modo pericoloso ed irrispettoso per se stessi e per gli altri, oltre che violare il codice della strada, sentendosi degli abili piloti”. Anche se il commento lascia un po’ perplessi, per le parole forti con cui vengono etichettati i motociclisti, la campagna di sicurezza non ha paragoni. Tuttavia, considerando i costi a cui la contea andrebbe in contro per sostenerla, potrebbe trattarsi solo di un deterrente, tanto che le zone dove sarà attivo il controllo saranno indicate da una specifica segnaletica (strisce blu sull’asfalto). Insomma una sorta di tutor con le ali. Il consigliere Norman Hume, membro della Commissione per la riduzione degli incidenti stradali dell’Essex motiva in questo modo le misure drastiche adottate: “vogliamo che la nostra attività abbia un impatto effettivo sugli incidenti. Finora i motociclisti sapevano di poterla fare franca, per via della loro velocità che superava la sensibilità dell’autovelox. Così guideranno in modo più prudente sulle strade in cui vogliamo, perché lì metteremo i segnali di controllo via volo”.
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