Supersic campione iridato: a sepang marco simoncelli (gilera) vince il suo primo mondiale in 250
Sepang (MALESIA) 19 ottobre
2008 – RISCATTO Marco Simoncelli, in sella alla
Gilera ufficiale,
vince il suo primo campionato del mondo, nella Classe 250. Supersic, appena
sceso dalla sella, indossa una maglietta ironica. Su di essa si può leggere
una somma di funzioni matematiche: LE elevato alla nona più RSA elevato
all’ottava è uguale a 1. L’1 sta a dire campione del mondo e la
trovata
fa sorridere. Ma dietro la pensata c’è un significato preciso: nove gare
disputate con una moto clienti che arrancava dietro alle Aprilia ufficiali
e rendeva vano ogni tentativo d’insidiare i piloti di Noale. Nove gare
con il patema d’animo di essere considerato un pilota “poco
affidabile”
e per questo di non meritare un’Aprilia ufficiale. Già, perchè, come noto,
Simoncelli corre per il Marchio Gilera, ma la moto delle prime nove gare
ha telaio e motore Aprilia. È la LE del pacchetto riservato ai
“clienti”.
Poi ecco arrivare, quasi a metà stagione, una Gilera con il cuore di
un’Aprilia
RSA ufficiale, con cui Marco corre altre otto gare e si porta a casa il
Mondiale dicendo: “Alla faccia di tutti quelli che non ci hanno creduto,
che non davano una lira a me al mio team. Perchè la gente è fatta così
sono tutti lì quando vai bene, però, poi, quando sei in difficoltà ti danno
una pedata nel cu...”
MATURITÀ Parole forti a parte, Supersic è stato grande. O meglio, è
stato maturo. Sa capire che nelle fasi finali della corsa gli conviene
salire sul podio e guadagnarsi il Mondiale con la matematica, piuttosto
che azzardare tentativi d’inserimento su Aoyama e Baustista, rischiando
di buttare via tutto. Così, dopo la bagarre con Pol Espargaro (Aprilia
Lotus), Mika Kallio (KTM) e Julian Simon (Repsol KTM), subito dopo la partenza,
Marco sceglie la linea prudente. Nella seconda metà della corsa si accontenta
di rimanere in terza posizione. Qualche giro dopo il via, con la bagarre,
roiesce a portarsi in testa, ma Simon e Mika Kallio sono fatti insidiosi
e Supersic molla il colpo. Da dietro, intanto, sono risaliti Hiroshi Aoyama
(KTM) e Alvaro Bautista (Aprilia Aspar) che riescono a passare Simoncelli.
La fortuna (o l’inferiorità tecnica degli avversari) vuole che Kallio
e Simon rompano il motore. Marco guarda il cartello al muretto, vede che
gli inseguitori non ci sono più e dietro di lui c’è vuoto. Capisce che
la terza posizione può assicuragli il titolo iridato e sopprime ogni istinto
che possa portarlo all’errore. È Mondiale.