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La strade del futuro saranno senza buche e "silenziose"

Dalla Toscana arriva uno studio che promette strade più silenziose e prive di buche. La sperimentazione è già partita
1/9 L'asfalto "del futuro" è studiato per evitare il formarsi delle buche, resistere di più agli agenti atmosferici e generare minore rumore grazie all'utilizzo al suo interno di materiali riciclati
A Lucca è partito uno studio, con relativa sperimentazione, per la realizzazione di un asfalto stradale capace di evitare il formarsi delle buche, resistere di più agli agenti atmosferici, offrire una maggior aderenza e generare minore rumore al passaggio dei veicoli. La formula magica è semplice: un asfalto generato da materiale riciclato. Nello specifico, l’innovativo manto stradale verrebbe creato in primis dall’unione di miscele di gomma riciclata da pneumatici fuori uso e asfalto fresato e in secondo luogo facendo affidamento su una innovativa tecnologia di produzione che avviene a temperature di 30-40° inferiori rispetto a quelle solitamente adottate.

Già avviata la sperimentazione

Il progetto, denominato NEREIDE (acronimo di “Noise Efficiently REduced by recycleD pavements") e cofinanziato dal programma europeo LIFE, sarebbe già in fase di sperimentazione su un tratto di strada lungo 2,4 km in località Massarosa, in provincia di Lucca. Lo speciale asfalto viene continuamente monitorato sia sotto l’aspetto strutturale che sotto quello acustico. Altra prerogativa della nuova pavimentazione stradale è infatti quella di abbattere il rumore generato dal passaggio dei veicoli, fattore regolamentato da una specifica direttiva europea. Ecco che inserendo un quantitativo maggiore di gomma riciclata si dovrebbero ottenere importanti risultati dal punto di vista della riduzione del rumore. Proprio per questo da ottobre la percentuale verrà alzata dal 3% attuale fino a circa un 20%, soluzione che dovrebbe permettere una riduzione del rumore di circa 12 dB. Ultimo, ma di certo non meno importante, l'aspetto sicurezza: il nuovo manto è studiato per offrire fino al 20% in più di aderenza rispetto agli asfalti "tradizionali".
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