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SBK: il regolamento 2014 vara la nuova categoria EVO

Diffuso il nuovo regolamento del campionato mondiale Superbike, con qualche certezza e poche novità. Dal 2014 è imperativo contenere i costi. Arrivano la classe EVO e moto (praticamente) factory a disposizione di tutti

Sbk: il regolamento 2014 vara la nuova categoria evo

Che la crisi abbia colpito le gare, sia come costi dei team (che di conseguenza si riducono di numero), sia come calo di spettatori, è un dato inconfutabile. Che in Superbike non esista un regolamento chiaro, lo è altrettanto (basti pensare alle infinite discussioni sul numero dei cilindri, e air-restrictor ad esempio). Di conseguenza ci si aspettava un regolamento che fosse in grado di porre dei tetti di spesa, incentivare il campionato delle derivate di serie e, perché no, capace di attrarre nuovamente il pubblico sugli spalti, oltre che di fare chiarezza una volta per tutte, senza prestarsi a troppe interpretazioni. Ma la strada intrapresa sarà quella giusta?

 

I PUNTI SALIENTI

FIM, Dorna e MSMA (organo rappresentativo dei Costruttori) si sono seduti intorno ad un tavolo, e dopo lungo tempo sono venuti a capo di un Regolamento che si propone anzitutto di ridurre i costi. Come?

  • Limitando il numero di motori ( 8 per pilota a stagione)
  • Riducendo il numero di rapporti del cambio a disposizione
  • Ponendo un tetto di spesa per freni e sospensioni
  • Introducendola categoria EVO
  • Fornendo pacchetti “factory” a prezzo fisso

Se i primi tre punti sono un chiaro indice di difficoltà economica, e si spera possano ridare un po’ di ossigeno ai Team, gli ultimi due punti costituiscono invece le novità. La categoria EVO si atterrà al regolamento Superbike per quel che concerne telaio e ciclistica, mentre seguirà quello della Superstock per quanto riguarda motore ed elettronica. Insomma, una categoria ibrida che tanto ci ricorda l’esperimento (peraltro non molto riuscito) fatto proprio dalla Dorna con le CRT, allo scopo di attrarre nuovi team con una promessa di investimenti meno onerosi. Ponendosi questo fine, i membri della MSMA si sono accordati per fornire pacchetti del tutto simili a quelli "factory" ad un prezzo fisso (con aggiornamenti e manutenzione da fare a stagione in corso) a partire dall’anno prossimo e fino al 2016.

 

REGOLAMENTO INCOMPLETO

Allo stato attuale, non si può giudicare la bontà di tale regolamentazione, ma certo lascia quantomeno perplessi la mancanza di dati precisi ad esempio sui tetti di spesa per la ciclistica, ne il prezzo dei modelli forniti dalla MSMA (che avranno certamente diversi valori di competitività), così come l’assenza di norme riguardanti il tanto discusso rolling-chassis (la norma verrà mantenuta, modificata o abolita?), che pare non abbia sortito gli effetti sperati di riduzione dei costi. Insomma, questo Regolamento è ancora molto parziale, anzi, le parti veramente importanti sembrano essere proprio quelle mancanti; tuttavia, si prevedono nuove notizie a partire dal 26 agosto.

Noi, attendiamo.

 

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